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Federico Fellini, l'omaggio di Infinity a 25 anni dalla sua morte

Il ricordo del Maestro italiano è ancora vivo, come il suo cinema, che potremo rivedere in una selezione dei suoi film più celebri.

30.10.2018 - Autore: La Redazione (GEDI DIGItal)
Sono passati venticinque anni dalla morte di Federico Fellini, avvenuta il 31 ottobre del 1993, e per l'occasione Infinity sceglie di proporre una ricca selezione di titoli fra i film più celebri tra i tanti realizzati dall'italiano Premio Oscar onorario nel 1993 che, per la sua incredibile carriera, è universalmente riconosciuto e considerato come uno dei più grandi cineasti italiani.

Divenuto celebre per il suo stile onirico e malinconico, la cui fama è riconosciuta in tutto il mondo. E non a caso viene - ancora oggi - citato spesso dai registi contemporanei che lo considerano da sempre un esempio da seguire, seppur ineguagliabile. E proprio per film come quelli scelti da Infinity per celebrare il cineasta nato a Rimini il 20 gennaio 1920: Da La dolce vita, 8 e 1/2 e Giulietta degli spiriti fino a I vitelloni, Lo sceicco bianco e Boccaccio '70.



Nel 1952 Fellini dirige Alberto Sordi ne Lo Sceicco bianco. Il film vede l’attore romano interpretare un idolo delle folle, un attore che interpreta appunto tra gli altri ruoli anche uno sceicco. Una coppia di giovani sposi si reca dalla provincia a Roma e la donna resta ammaliata dal suo idolo, tanto da mettere in discussione il suo matrimonio.
 
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Nel 1953 Alberto Sordi torna come protagonista ne I Vitelloni, il film che racconta le vicende di un gruppo di cinque giovani, un variegato gruppo di amici che spazia dagli intellettuali ai giocatori accaniti, passando dal più maturo a quello più infantile.



La Dolce Vita del 1960 con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni è in assoluto uno dei più grandi capolavori felliniani. Il viaggio all’interno della dolce vita romana degli anni sessanta è ancora oggi fonte di ispirazione per i cineasti internazionali e meta di pellegrinaggio cinematografico da tutto il mondo nei luoghi e nelle atmosfere raccontate nel film di Fellini. Iconica la scena della Ekberg a piedi nudi nella Fontana di Trevi.

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Diviso in quattro episodi, Boccaccio '70 del 1962 ha come registi diversi cineasti del cinema italiano. Da Luchino Visconti a Mario Monicelli, insieme a Vittorio De Sica anche Federico Fellini, per un’opera corale concettualmente ispirata alle storie di Giovanni Boccaccio.



Altrettanto iconico e onirico, 8 ½ è il film del 1963 che ha come protagonisti Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo e Marcello Mastroianni e racconta la storia di un regista sulla quarantina, stanco del suo lavoro e della sua vita frenetica. Un viaggio nella vita di un uomo che racconta non solo la sua storia ma quella di un’intera generazione. Il film vinse due premi Oscar, come migliore opera in lingua straniera e per i costumi.

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In Giulietta degli spiriti, protagonista per il film del 1965 è Sandra Milo. Una donna, che comprende che il suo matrimonio è in crisi, interroga invano gli spiriti in cerca di conforto. La speranza in un futuro migliore blocca la donna, che si ostina a voler tenere in piedi il suo matrimonio nonostante le effettive prove del tradimento coniugale da parte del marito.