Sono iniziate a Roma le riprese di In arte Nino, nuova fiction di Rai Uno che racconta la vita di Nino Manfredi, interpretato per l'occasione da Elio Germano. Co-prodotta da Compagnia Leone Cinematografica e prevista per la prima serata nella prossima stagione televisiva, la fiction si concentrerà sulla giovinezza dell'attore, gli anni all'Accademia d'Arte Drammatica, il rapporto conflittuale con il padre Romeo e l'incontro con Erminia Ferrari, sua futura moglie. Il periodo raccontato nella fiction andrà dal 1943 al 1958, quindi prima della popolarità.
A dirigere c'è il figlio di Manfredi, Luca, che ha dichiarato al Corriere della Sera: “È come se fosse un abbraccio tardivo, quello che mio padre e io non ci siamo mai dati. Lui lamentava di non aver avuto dialogo con suo padre, uomo severo, erano i tempi in cui i figli si baciavano solo quando dormivano. In qualche modo la storia si è ripetuta con me… Questa occasione è per un chiarimento impossibile. Riusciva meglio come nonno. Vorrei esprimergli tutto l’affetto che ho per lui… Non era abituato all’affettività, era chiuso nel suo mondo professionale, il cinema. Questo film è il mio modo per dirgli che gli ho voluto bene”. “È una parte della sua vita che nessuno conosce – continua il regista – il Manfredi segreto, prima che diventasse Nino Manfredi: la storia di un ragazzo malato di tubercolosi, rinchiuso per tre anni e mezzo in un sanatorio, unico sopravvissuto della sua camerata. Si considerò miracolato e per questo più tardi girò Per grazia ricevuta: lui che non era credente, fu l’unico risparmiato. Racconto un ragazzo che rinasce e scopre la passione per la recitazione, osteggiato da suo padre, mio nonno, maresciallo di Polizia: non voleva che facesse il saltimbanco”.
Accanto a Germano ci saranno Miriam Leone, Stefano Fresi, Duccio Camerini, Anna Ferruzzo, Leo Gullotta, Giorgio Tirabassi e Massimo Wertmuller.
Fonti: Ansa, Corriere della Sera
A dirigere c'è il figlio di Manfredi, Luca, che ha dichiarato al Corriere della Sera: “È come se fosse un abbraccio tardivo, quello che mio padre e io non ci siamo mai dati. Lui lamentava di non aver avuto dialogo con suo padre, uomo severo, erano i tempi in cui i figli si baciavano solo quando dormivano. In qualche modo la storia si è ripetuta con me… Questa occasione è per un chiarimento impossibile. Riusciva meglio come nonno. Vorrei esprimergli tutto l’affetto che ho per lui… Non era abituato all’affettività, era chiuso nel suo mondo professionale, il cinema. Questo film è il mio modo per dirgli che gli ho voluto bene”. “È una parte della sua vita che nessuno conosce – continua il regista – il Manfredi segreto, prima che diventasse Nino Manfredi: la storia di un ragazzo malato di tubercolosi, rinchiuso per tre anni e mezzo in un sanatorio, unico sopravvissuto della sua camerata. Si considerò miracolato e per questo più tardi girò Per grazia ricevuta: lui che non era credente, fu l’unico risparmiato. Racconto un ragazzo che rinasce e scopre la passione per la recitazione, osteggiato da suo padre, mio nonno, maresciallo di Polizia: non voleva che facesse il saltimbanco”.
Accanto a Germano ci saranno Miriam Leone, Stefano Fresi, Duccio Camerini, Anna Ferruzzo, Leo Gullotta, Giorgio Tirabassi e Massimo Wertmuller.
Fonti: Ansa, Corriere della Sera