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Dylan Dog: la serie TV sarà prodotta da James Wan, ma come la mettiamo con Groucho?

Il regista di The Conjuring e Aquaman chiamato a produrre la serie tratta dal fumetto Bonelli. Ma ci sono ancora delle questioni da risolvere

Dylan Dog

08.10.2019 - Autore: Marco Triolo
La serie TV di Dylan Dog ha fatto un importante passo avanti. Sergio Bonelli Editore ha infatti ingaggiato James Wan, regista di Insidious, The Conjuring e Aquaman, per produrre la serie tramite la sua Atomic Monster.
 
La serie sarà composta da dieci episodi che, a differenza del (brutto) film con Brandon Routh, dovrebbero adattare fedelmente il fumetto di Tiziano Sclavi. Si tratta della prima serie prodotta direttamente dalla Bonelli Entertainment, la divisione che sviluppa i progetti cinematografici e televisivi basati sui personaggi della casa editrice, dopo che Bonelli ha riacquisito i diritti di sfruttamento del personaggio da Hyde Park Entertainment, con il preciso intento di sviluppare da sé un nuovo adattamento live action.

 
Per Bonelli Entertainment i produttori esecutivi saranno Vincenzo Sarno (Bonelli) e Giovanni Cova (QMI), con la supervisione di Michele Masiero e Simone Airoldi. Per Atomic Monster, i produttori esecutivi saranno James Wan e Michael Clear, con la supervisione di Rob Hackett.
 
“James Wan e Atomic Monster sono maestri del genere horror e hanno una profonda sensibilità circa il modo migliore di adattare i fumetti allo schermo”, spiega Davide Bonelli. “Siamo entusiasti del fatto che una squadra come questa sia al lavoro su uno dei nostri personaggi più importanti”.
 
“Dylan Dog è uno dei miei fumetti preferiti di sempre”, aggiunge James Wan. “Sono stato iniziato per la prima volta alle storie dell’Indagatore dell’Incubo al liceo, dai miei amici europei. Anche se in quel momento non ho capito il testo a causa della lingua, ho facilmente ricostruito la storia attraverso i bellissimi disegni e i riferimenti al genere horror. Sono emozionato all’idea di collaborare con Sergio Bonelli Editore per portare tutto questo sullo schermo”.

Il fumetto di Tiziano Sclavi è nato 33 anni fa ed è stato pubblicato anche negli Stati Uniti da Dark Horse. Dal suo debutto a oggi, Dylan Dog ha venduto oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.
 
L'ingaggio di James Wan è un'ottima notizia per gli amanti dell'horror e del fumetto originale. Di certo sono pochi gli autori, nel panorama horror moderno, a saper gestire bene come lui le atmosfere, i tempi e i meccanismi dello spavento.
 
Ma adesso che le cose si stanno davvero mettendo in moto per la serie TV, resta nell'aria un quesito fondamentale: Groucho Marx. Il celebre assistente di Dylan, un imitatore del famoso attore che ha lo stesso aspetto e usa lo stesso nome, finora non è stato mai utilizzato al di fuori dell'Italia per una spinosa questione di diritti. Gli eredi di Marx hanno in pugno i diritti di sfruttamento della sua immagine, e chiedono una lauta ricompensa per il suo utilizzo. 

 
Per questo, nel film con Brandon Routh, Groucho era stato sostituito con un assistente generico, il Marcus di Sam Huntington. Il denaro chiesto dagli eredi di Marx era troppo per il basso budget del film. Addirittura, nella versione americana del fumetto pubblicata da Dark Horse, a Groucho sono stati cancellati i baffi e il personaggio è stato ribattezzato Felix.
 
Di certo la serie di Dylan Dog sarà costosa, ma il budget di un prodotto televisivo non è paragonabile a quello di un film di Hollywood. Riuscirà stavolta la Bonelli, con l'assist di James Wan, a risolvere la questione?
 
E poi c'è un altro dettaglio da considerare. Sempre in Dylan Dog – Il film, il Maggiolino del protagonista era nero, anziché bianco. Questo perché Disney detiene in esclusiva i diritti d'immagine del Maggiolino bianco per via della saga di Herbie. In questo caso resta da vedere se ciò valga per i soli Stati Uniti, e se una serie prodotta in Europa possa tranquillamente ignorare la questione.