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Stasera in TV 2 novembre: A Beautiful Mind, viaggio nella mente di Russell Crowe

Quattro premi Oscar per il film che fa scrollare di dosso a Crowe i panni di Massimo Decimo Meridio 

A Beautiful Mind

A Beautiful Mind

02.11.2018 - Autore: A.L. 
Viaggiare nella mente di un grande matematico e nella sua storia personale fatta di malattie mentali e genialità è un compito difficile che nel 2001 Ron Howard è riuscito a trasformare in un biopic poco tradizionale e appassionato.

Il film, prendendosi alcune libertà narrative, racconta la vita del matematico americano e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe la cui storia è stata raccontata nella biografia di Sylvia Nasar dal titolo Il genio dei numeri. Lo scienziato ha purtroppo perso la vita insieme alla moglie in un incidente stradale nel 2015.

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A Beautiful Mind è il racconto sanguigno della malattia del matematico e di come la schizofrenia abbia rischiato di compromettere in più fasi la sua brillante carriera e le sue scoperte. Un racconto reso intenso e realistico dalla performance di Crowe che dopo il successo de Il gladiatore si prende uno spazio di recitazione più intimo e meno colossale. E non era affatto facile fargli scrollare di dosso i panni di Decimo Meridio. Parliamo di un film che tocca le relazioni umane messe a dura prova dai problemi personali di Nash e di una pellicola che rispetto alla storia originale gioca con le allucinazioni visive alle quali il cinema può dare molta verosimiglianza. 
 
Il film. Seguiamo la vita di John Nash, matematico appena arrivato a Princeton, che dimostra di avere un comportamento antisociale ma di essere a proprio modo geniale. Nash ha un compagno di stanza con il quale si confronta, Charles (Paul Bettany) e mentre l sua carriera prende il volo al MIT di Boston, Nash comincia a lavorare il Dipartimento della difesa americana decriptando i messaggi dei russi. Intanto conosce la studentessa Alicia (Jennifer Connelly) e se ne innamora. La vita di Nash viene sconvolta quando lo scienziato comincia a sentirsi osservato e pedinato dai russi e scopre che tutte le sue paure, così come i suoi affetti, sono in parte frutto della malattia mentale di cui soffre. Solo l’amore e la medicina riusciranno a salvarlo. 

 
Dietro le quinte. Il vero John Nash non ha mai sofferto di allucinazioni visive pur soffrendo di una forma di schizofrenia paranoide. 
 
La scena da antologia. Il toccante discorso di Nash vecchio quando riceve il Nobel e ringrazia la moglie di tutto ciò che ha fatto per lui. 
 
I premi. Quattro premi Oscar per il film: Miglior film a Brian Grazer e Ron Howard, Migliore regia a Ron Howard, Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly, Migliore sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman. 
 
Perché vederlo. Un biopic intenso che tocca le corde emotive.

Dove e quando. Su Iris alle ore 21:00. 
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