Partita nel 2009 - e nata dalla fantasia di Michelle e Robert King - The Good Wife aveva già annunciato la conclusione del proprio arco narrativo con l'annata che abbiamo visto chiudersi lo scorso weekend. Mentre la versione italiana non è che ai primi passi (trasmessa dalla Svizzera RSI LA1), infatti, con il centocinquantaseiesimo episodio 'originale' abbiamo dato l'addio definitivo alla Alicia di Julianna Margulies, e a suo marito Peter Florrick (interpretato dal Mr Big di Sex and the City, Chris Noth). Un addio del quale parliamo volentieri, con qualche SPOILER...
![](http://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/generici/201605/images/670x368/HQ-Season-2-Photoshoot-Will-Alicia-Peter-the-good-wife-15081862-2000-1527.jpg?n=0.6560397162382159)
Il 'gioco di mani' ideato dai creatori della serie sembra aver affascinato il pubblico tanto quanto intrigato la critica statunitense, che nella circolarità della serie - che si chiude ammiccando esplicitamente al suo stesso incipit - ha trovato una degna chiusura del lungo percorso sviluppato dal personaggio protagonista: inizialmente donna umiliata e costretta in un preciso ruolo, dal quale l'abbiamo vista non farsi limitare nel suo farsi via via più complessa e sorprendente.
Il processo su cui si sono concentrate la tensione e la stessa evoluzione narrativa ha sicuramente ridotto i rischi di una parata autocelebrativa di volti noti o personaggi, evidenziando - come accennato - la crescita del personaggio di Alicia da donna tradita a professionista forte e indipendente, capace di fare proprie dinamiche prima dolorose e di mostrarsi pronta a confrontarsi con opportunismo e ambiguità morali…
SEGUONO SPOILER
![](http://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/generici/201605/images/670x368/CBS_GOOD_WIFE_707_CLEAN_IMAGE_thumb_Master.jpg?n=0.7703198974557884)
Lo schiaffo dietro le quinte di Alicia a Peter, dopo la pubblica ammissione del tradimento di questi, fa infatti il paio con quello che la 'usata' Diane di Christine Baranski assesta alla stessa donna (in quello che probabilmente è il picco di questo Gran Finale) e con il di lei rifiutare la mano al marito fedifrago. Ma è soprattutto la possibilità di una nuova delusione, per la perdita dell'amato Jason, a confermare l'impressione generale e a darci l'immagine di una donna pronta - e obbligata - ad afffrontare il futuro. Di nuovo.
Un futuro nel quale non sembrano avere troppa importanza alcuni interrogativi lasciati aperti dalla serie… Come quelli sulla reale abiezione di Peter o sul rischio che anche Kurt possa esser stato disonesto nei confronti della moglie Diane. E nel quale non ci aspettiamo di trovare i vari personaggi secondari, sostanzialmente trascurati dallo stesso episodio conclusivo. Come Zach, e i suoi fratelli. Come Cary, prossimo alla carriera di professore. Come Lucca, ridotta a semplice consigliera sentimentale. Come Eli, che vediamo in una sola scena, o l'apparizione - che non ha mancato di suscitare perplessità - del 'fantasma' di Will, ancora presente nei pensieri di Alicia.
![](fileadmin/mediafiles/film/generici/201605/images/670x368/maxresdefault_31.jpg?n=0.3418568765651554)
In questo senso, un "ultimo episodio vibrante", come aveva anticipato Cush Jumbo (l'avvocato Lucca Quinn nella serie), più che "edificante" o "allegro". E di certo coerente con quanto visto via via negli oltre sette anni trascorsi insieme a "uno dei gioielli del network", come lo definì lo stesso presidente CBS Glenn Geller.
Di certo, uno dei prodotti di lunga durata più soddisfacenti degli ultimi anni, per costruzione e caratterizzazione dei personaggi - comprimari compresi - e dello stesso intreccio strutturato via via. Capace di farsi cornice e fondamenta insieme per una storia che è andata crescendo al suo interno fino a venir esaltata da una solidità e una coerenza rare. Nella agognata - e temuta - conclusione le maschere cadono e la vendetta sembra essere finalmente consumata. Una rivincita, forse, più che una vendetta. O una vittoria di Pirro, secondo alcuni. Per la stanchezza e la consunzione della stessa protagonista. E per le luci e ombre alle quali ci eravamo in fondo abituati, e che - come promesso - ci mancheranno.
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Il 'gioco di mani' ideato dai creatori della serie sembra aver affascinato il pubblico tanto quanto intrigato la critica statunitense, che nella circolarità della serie - che si chiude ammiccando esplicitamente al suo stesso incipit - ha trovato una degna chiusura del lungo percorso sviluppato dal personaggio protagonista: inizialmente donna umiliata e costretta in un preciso ruolo, dal quale l'abbiamo vista non farsi limitare nel suo farsi via via più complessa e sorprendente.
Il processo su cui si sono concentrate la tensione e la stessa evoluzione narrativa ha sicuramente ridotto i rischi di una parata autocelebrativa di volti noti o personaggi, evidenziando - come accennato - la crescita del personaggio di Alicia da donna tradita a professionista forte e indipendente, capace di fare proprie dinamiche prima dolorose e di mostrarsi pronta a confrontarsi con opportunismo e ambiguità morali…
SEGUONO SPOILER
![](http://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/generici/201605/images/670x368/CBS_GOOD_WIFE_707_CLEAN_IMAGE_thumb_Master.jpg?n=0.7703198974557884)
Lo schiaffo dietro le quinte di Alicia a Peter, dopo la pubblica ammissione del tradimento di questi, fa infatti il paio con quello che la 'usata' Diane di Christine Baranski assesta alla stessa donna (in quello che probabilmente è il picco di questo Gran Finale) e con il di lei rifiutare la mano al marito fedifrago. Ma è soprattutto la possibilità di una nuova delusione, per la perdita dell'amato Jason, a confermare l'impressione generale e a darci l'immagine di una donna pronta - e obbligata - ad afffrontare il futuro. Di nuovo.
Un futuro nel quale non sembrano avere troppa importanza alcuni interrogativi lasciati aperti dalla serie… Come quelli sulla reale abiezione di Peter o sul rischio che anche Kurt possa esser stato disonesto nei confronti della moglie Diane. E nel quale non ci aspettiamo di trovare i vari personaggi secondari, sostanzialmente trascurati dallo stesso episodio conclusivo. Come Zach, e i suoi fratelli. Come Cary, prossimo alla carriera di professore. Come Lucca, ridotta a semplice consigliera sentimentale. Come Eli, che vediamo in una sola scena, o l'apparizione - che non ha mancato di suscitare perplessità - del 'fantasma' di Will, ancora presente nei pensieri di Alicia.
![](fileadmin/mediafiles/film/generici/201605/images/670x368/maxresdefault_31.jpg?n=0.3418568765651554)
In questo senso, un "ultimo episodio vibrante", come aveva anticipato Cush Jumbo (l'avvocato Lucca Quinn nella serie), più che "edificante" o "allegro". E di certo coerente con quanto visto via via negli oltre sette anni trascorsi insieme a "uno dei gioielli del network", come lo definì lo stesso presidente CBS Glenn Geller.
Di certo, uno dei prodotti di lunga durata più soddisfacenti degli ultimi anni, per costruzione e caratterizzazione dei personaggi - comprimari compresi - e dello stesso intreccio strutturato via via. Capace di farsi cornice e fondamenta insieme per una storia che è andata crescendo al suo interno fino a venir esaltata da una solidità e una coerenza rare. Nella agognata - e temuta - conclusione le maschere cadono e la vendetta sembra essere finalmente consumata. Una rivincita, forse, più che una vendetta. O una vittoria di Pirro, secondo alcuni. Per la stanchezza e la consunzione della stessa protagonista. E per le luci e ombre alle quali ci eravamo in fondo abituati, e che - come promesso - ci mancheranno.