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Caro vecchio A-Team

Mentre il commando si prepara a sbarcare sul grande schermo, Fox Retro ripropone i primi due episodi della storica serie.

A-Team - la serie

04.06.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
I quattro veterani accusati di alto tradimento e resistenza al Governo Federale, condannati e poi evasi da quel carcere di massima sicurezza in cui erano stati sbattuti ad oltranza, scelsero di vivere da latitanti. Siccome non avevano perso il gusto per le missioni ad alto rischio, vantavano pur sempre una lunga esperienza militare e avevano un gran senso dell’umorismo, al loro capo era venuto in mente di organizzarsi in un commando speciale a noleggio: l’A-Team.

Una delle espressioni migliori degli anni Ottanta.

La serie era avventura, libertà, schiaffo all’autorità, calcio alle ingiustizie, follia e fumetto. Malgrado le imprese spericolate, le auto distrutte, gli atterraggi di fortuna, gli inseguimenti, i bombardamenti e gli assedi i quattro eroici componenti di quella squadra scalcinata ne uscivano sempre illesi, senza neanche un graffio. Avrebbe dovuto essere un’attività mercenaria la loro, un servizio a pagamento, eppure l’A-Team per una ragione o per un'altra non vedeva mai il becco di un quattrino. Andava sempre a finire così, già. E anche l’inizio rispettava uno schema fisso. Il prologo veniva infatti recitato come una preghiera al principio di ogni episodio da una voce fuori campo. Tutto era studiato, strutturato e messo a punto con il chiaro e ammiccante obbiettivo di trasformarsi in tormentone.

Funzionavano nello stesso modo anche i personaggi.

C’era il Colonnello John Hannibal Smith, indimenticabile George Peppard, che adorava travestirsi per avvicinare i clienti, fumava il sigaro e amava “i piani ben riusciti”.

Il Tenente Templeton Peck, meglio noto come Sberla (Dirk Benedict), guanto bianco della squadra che attraverso il suo fascino e la sua capacità di intrufolarsi in ogni situazione rimediava le attrezzature utili alla missione mentre lui, visto che c’era, rimediava qualche appuntamento galante.

Il capitano H. M. Murdock (Dwight Schultz), il pilota pazzo che ogni tanto bisognava fare evadere dalla casa di cura e che si rivelava provvidenziale quando il commando era alle strette.

Il sergente Bosco Albert P. E. Baracus (Mister T) - quel P.E. stava per Pessimo Elemento - che con il suo caratteraccio, la montagna di muscoli, il taglio di capelli alla mohicana, la piuma all’orecchio e le catene d’oro funzionava come un centravanti da sfondamento tra un intervento meccanico e un altro, ma era in eterno conflitto con Murdock per via della sua fobia di volare che lo riduceva narcotizzato e caricato come una sacco sul fondo dell’elicottero in ogni missione che prevedeva un’azione aerea.

E infine il furgone GMC Vandura nero e solcato da due strisce rosse laterali, protagonista di tutte le avventure della serie.

Il sapore beffardo e spaccone dei dialoghi, il cameratismo di questi stiacciatissimi giustizieri e una sigla da assalto facevano il resto. Facevano l’A-Team.

Nell’ondata nostalgica per quegli anni che ha colpito il cinema dei giorni nostri anche Hannibal, Sberla, Baracus e Murdock  hanno trovato un posto sul grande schermo dove un cast stellare e una scarica di effetti speciali si preparano a farci rivivere per un paio d’ore quell’indimenticabile spasso rilanciato ad ogni appuntamento da una voce che annunciava: “Dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare. Evasi da un carcere di massima sicurezza, si rifugiarono a Los Angeles vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se avete un problema che nessuno può risolvere - e se riuscite a trovarli - forse potrete ingaggiare il famoso A-Team”.

In occasione del grande debutto della pellicola interpretata da Liam Neeson, Bradley Cooper, Jessica Biel, Sharlto Copley e Quinton Jackson, l’11 giugno alle 21:00 Fox Retro (canale 121 di Sky) ripropone i primi due episodi della storica serie tv. Il resto va in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 24:00.
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