Bello e dannato

Hollywood. Il nuovo oggetto del desiderio si chiama Cillian Murphy: trent’anni appena, capelli castani, labbra carnose e occhi di ghiaccio che non perdonano. E pensare che da bambino voleva fare l’avvocato...

Cillian è di sangue irlandese, anche se vive a Londra ormai da parecchi anni. E’ sposato da due anni e fa parte di una band suona cover di Frank Zappa.

I primi passi nel mondo della recitazione, li muove a teatro. Nel 1996, il suo primo grande successo con “Disco Pigs” (show teatrale che Kirsten Sheridan trasformò in pellicola nel 2001).  Al cinema esordisce l’anno successivo con  "Quando" di Declan Recks, la buffa storia di tre ragazzi alla disperata ricerca del senso della vita.  

Dopo una serie di film mai distribuiti in Italia e qualche partecipazione televisiva, Goran Paskaljevic vuole Cillian Murphy nel suo “Come Harry divenne un albero”,  film poetico e surreale che ottenne, nel 2001, una nomination per il Leone d’oro al Festival di Venezia. 

Un bel giorno, il giovane irlandese viene adottato dalla grande famiglia di Hollywood: dopo “La Ragazza con l'orecchino di perla" di Webber e "Intermission" di Crowley, Cialliam entra nello star sistem dalla porta principale.

A seguire, ruoli da bello e cattivo in “Batman Begins” (il temibile Dott. Jonathan Crane) e “Red Eye”, l’atteso thriller di Wes Craven.   

In agenda, “The Wind That Shakes the Barley” di Ken Loach e la nuova pellicola di Danny Bolyle. Qualcosa ci dice che sentiremo ancora parlare di lui...