NOTIZIE

Villaggio porta Fantozzi a Roma: “Paura di morire? Anche il papa ce l'ha!”

Il comico incontra la stampa in occasione della presentazione di Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi, restaurati in digitale e presto al cinema

Plinio Fernando, Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro

23.10.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Fantozzi celebra i suoi primi quarant'anni alla Festa del Cinema di Roma, con la proiezione dei primi due film di Luciano Salce, Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi, restaurati digitalmente in 2K. Un compleanno molto importante per un personaggio che ha saputo incarnare come pochi l'Italia impiegatizia piccolo-borghese, mediocre e frustrata degli anni '70. Il primo capitolo della lunga saga cinematografica divenne un mito, così come il suo interprete e creatore, quel Paolo Villaggio che ideò Fantozzi diversi anni prima in un romanzo di enorme successo.

“Quando abbiamo fatto il film, la mia paura era che non avesse il successo dei libri”, spiega l'attore a un incontro con la stampa in cui si presenta insieme ai co-protagonisti Anna Mazzamauro (la signorina Silvani) e Plinio Fernando (Mariangela). “Ma poi l'anteprima di Firenze andò benissimo e Frizzi, il capo della Cineriz, mi chiamò e mi disse: 'Faremo dieci miliardi'. E li facemmo”. Un successo che continua ancora oggi, perché, secondo Villaggio, “Fantozzi adesso rappresenta la cultura decadente italiana meglio di quarant'anni fa. Allora era solo una comicità un po' diversa. Oggi invece è rassicurante, perché dice 'Non abbiate paura, non siete da soli a provare questa incapacità di essere felici'”.

L'incontro con Villaggio è un vero show, in cui il comico, fisicamente provato, dimostra di avere ancora una mente lucidissima e un umorismo affilato come un tempo. In una mezz'ora condensa tutta la sua “scorrettezza politica”, definendo la Mazzamauro “brutta” (cosa che lei conferma stando al gioco) e Fernando “un mostro. All'inizio cercavamo una bambina brutta, ma poi abbiamo avuto un colpo di genio e gli abbiamo messo in testa una parrucca”.

Il suo incontenibile cinismo si sposa con una visione atea, che lui non teme di ribadire di fronte alla stampa: “Sembra che il nuovo papa abbia un tumore e secondo me se la sta facendo sotto. Perché, come tutti i papi, che sono persone incredibilmente erudite, sa che non può esserci l'aldilà descritto nella Bibbia”. E continua sfoderando ancora l'arma dell'umorismo di fronte alla prospettiva della morte: “Questo incontro è una commemorazione, una specie di pre-funerale. Ed è venuto bene”.

Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi saranno distribuiti al cinema in versione restaurata, rispettivamente il 26, 27 e 28 ottobre e il 2, 3 e 4 novembre da Eagle Pictures.