NOTIZIE

Venezia 75, A David Cronenberg il Leone d’oro alla carriera

Il prestigioso premio della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2018 andrà a un regista amatissimo dagli habitué del Lido.

19.04.2018 - Autore: La Redazione (GEDI Digital)
"Ho sempre amato il Leone d’oro di Venezia. Un leone che vola su ali d’oro –– è l’essenza dell’arte, non è vero? L’essenza del cinema" sono state le prime parole di David Cronenberg nell'accettare l'attribuzione del Leone d’oro alla carriera per un regista della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (in programma dal prossimo 29 agosto all'8 settembre 2018).

"Sarà davvero entusiasmante ricevere il Leone d’oro", ha aggiunto, ufficializzando la decisione presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. E che lo iscrive di diritto a un 'club' molto esclusivo che ha visto premiati Jane Fonda e Robert Redford l'anno scorso, Jean-Paul Belmondo e Jerzy Skolimowski quello prima e molti altri grandi protagonisti della Settima Arte.

A proposito di questo riconoscimento, Alberto Barbera ha dichiarato: "Benché in origine Cronenberg sia stato relegato nei territori marginali del genere horror, sin dai suoi primi film scandalosamente sovversivi il regista ha mostrato di voler condurre i suoi spettatori ben al di là del cinema di exploitation, costruendo film dopo film un edificio originale e personalissimo. Ruotando intorno all’inscindibile relazione di corpo, sesso e morte, il suo universo è popolato di deformità grottesche e allucinanti accoppiamenti, nel cui orrore si riflette la paura per le mutazioni indotte nei corpi dalla scienza e dalla tecnologia, la malattia e il decadimento fisico, il conflitto irrisolto fra lo spirito e la carne. La violenza, la trasgressione sessuale, la confusione di reale e virtuale, il ruolo deformante dell’immagine nella società contemporanea, sono alcuni dei temi ricorrenti, che contribuiscono a fare di lui uno dei cineasti più audaci e stimolanti di sempre, un instancabile innovatore di forme e linguaggi".