Venezia 67: Sofia Coppola presenta Somewhere

Nel 2003 Bill Murray metteva tutta la sua verve a servizio di un personaggio isolato a Tokyo nel magnifico Lost in Translation, sette anni dopo Sofia Coppola torna ancora una volta al tema ai temi della solitudine e dell’isolamento con Somewhere, pellicola presentata in Concorso a Venezia 67.

“Mi interessano i personaggi che sono a un momento di transizione nella loro vita – afferma Sofia Coppola – è proprio in questi momenti che occorre essere introspettivi e staccarsi dal mondo”. Ambientato in gran parte allo Chateau Marmont di Los Angeles, Somewhere è un film sulla Città degli Angeli e sulla follia bizzarra del mondo dei vip. Stephen Dorff interpreta Johnny Marco, superstar sull’orlo di una crisi che vive tra le quattro mura della sua stanza d’albergo, tra alcool, anti-depressivi e troppo sesso occasionale. Sarà sua figlia di undici anni a risvegliare l’uomo dentro di lui e a dargli una nuova voglia di vivere.

“Anche questo film è ambientato all’interno di un hotel. Scelgo spesso queste ambientazioni perché mi ricordano la mia infanzia: ho passato tanto tempo vivendo in stanze d’albergo, quando mio padre girava i film. Penso che sia un mondo interessante, perfetto come posto di transizione popolato da personaggi volatili. Da sempre ho voluto fare un ritratto della Los Angeles moderna: l’ho mostrato a mio padre che lo ha adorato e che mi ha detto che soltanto io avrei potuto realizzare questa pellicola”.

Somewhere, prodotto anche da Francis Ford Coppola e girato anche a Milano, è distribuito nelle nostre sale da Medusa.