Presentato Fuori Concorso alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Una storia senza nome di Roberto Andò è un coraggioso e inusuale (almeno per il cinema italiano attuale) mix di vari generi, dalla commedia allo spy-thriller. Una storia che trae ispirazione da un misterioso furto realmente accaduto e che iniziamo a scoprire nella clip esclusiva che segue: un backstage nel quale sono gli stessi protagonisti a presentarci location e scene clou!
Tutto inizia fuori dalla chiesa dove si svolge il famoso furto, della Natività di Caravaggio, nella realtà perpetrato all'Oratorio di San Lorenzo di Palermo nell'ottobre del 1969. Qui la finzione è evidente, e a parlarcene è lo stesso regista: "Volevo divertirmi, fare un film come quelli che piacciono a me", dice. Prima che le immagini ci portino sul lungotevere di Roma, giusto sotto il celebre murales 'Trionfi e Lamenti' di William Kentridge, e tra una scena e l'altra di quella che Alessandro Gassmann definisce "cinema politico" e Renato Carpentieri "una storia complessa"…
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Questa la sinossi ufficiale del film:
Valeria (Micaela Ramazzotti), giovane segretaria di un produttore cinematografico, vive sullo stesso pianerottolo della madre, Amalia, donna eccentrica e nevrotica (Laura Morante), e scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro (Alessandro Gassmann). Un giorno, Valeria riceve in regalo da uno sconosciuto, un poliziotto in pensione (Renato Carpentieri), la trama di un film. Ma quel plot è pericoloso, “la storia senza nome” racconta infatti il misterioso furto, avvenuto a Palermo nel 1969, di un celebre quadro di Caravaggio, la Natività. Da quel momento, la sceneggiatrice si troverà immersa in un meccanismo implacabile e rocambolesco.
Una storia senza nome, in sala dal xx settembre 2018, è distribuito da 01 Distribution.
Tutto inizia fuori dalla chiesa dove si svolge il famoso furto, della Natività di Caravaggio, nella realtà perpetrato all'Oratorio di San Lorenzo di Palermo nell'ottobre del 1969. Qui la finzione è evidente, e a parlarcene è lo stesso regista: "Volevo divertirmi, fare un film come quelli che piacciono a me", dice. Prima che le immagini ci portino sul lungotevere di Roma, giusto sotto il celebre murales 'Trionfi e Lamenti' di William Kentridge, e tra una scena e l'altra di quella che Alessandro Gassmann definisce "cinema politico" e Renato Carpentieri "una storia complessa"…
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Una storia senza nome, in sala dal xx settembre 2018, è distribuito da 01 Distribution.
