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Tom Cruise contro la guerra dei droni in Top Gun 2

Il produttore conferma che il sequel tratterà della “fine di un'era” nei combattimenti aerei, mettendo a confronto vecchi piloti e moderni droni telecomandati

Top Gun

30.06.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Da lungo tempo si parla di un sequel di Top Gun, sin da quando Tony Scott era ancora in vita e pensava di girare personalmente il seguito di uno dei suoi cult assoluti. Ma le discussioni non si sono fermate nemmeno dopo il tragico e inaspettato suicidio del regista: il produttore David Ellison di Skydance ha confermato, durante il junket di Terminator: Genisys a Berlino, che il sequel si farà e che, come preventivato, sarà incentrato sul confronto tra l'ultima generazione di piloti umani e la guerra “a distanza” combattuta con i droni.

Justin Marks sta scrivendo la sceneggiatura – rivela il produttore – Ha un'idea fenomenale per aggiornare quel mondo e mostrare in cosa si siano trasformati oggi i piloti della Marina militare. C'è un ruolo eccezionale per Maverick nel film e non ci può essere Top Gun senza Maverick. Non credo sia il film che la gente si aspetta, e speriamo davvero di riuscire a farlo molto presto. Ma come tutti i progetti, tutto sta nella giusta sceneggiatura”. “Credo che il film dovrebbe essere girato in 3D e Imax – ha aggiunto – e che gli stunt debbano essere pratici il più possibile. E tutti sanno che Tom Cruise vorrà essere al 100% in quegli aeroplani, a girare per davvero”.

A proposito del conflitto tra vecchio e nuovo: “Il mondo dei combattimenti aerei del film originale non esiste più, in un certo senso. Oggi si punta tutto sulla tecnologia dei droni e gli Stati Uniti hanno definito i caccia di quinta generazione come gli ultimi pilotati dall'uomo che verranno mai prodotti. Sarà divertente, dunque, esplorare la fine dei combattimenti aerei e la scomparsa dei piloti e come quella cultura sia cambiata al giorno d'oggi”.

L'idea era venuta allo stesso Scott, dopo aver parlato con un giovane pilota di droni: “Questi nerd dei computer giocano a giochi di guerra in una roulotte in Nevada. Possono pilotare droni in Medio Oriente o in Estremo Oriente o dovunque andremo mai in guerra. Li pilotano e poi fanno festa tutta la notte”. Un concetto simile (fai la guerra e torna a casa) è stato esplorato da Andrew Niccol nel suo ultimo film, Good Kill. Ma con Maverick in testa sarà, speriamo, un vero spasso.

Fonte: The Guardian
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