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The Hunt, ecco il film cancellato in USA dopo le sparatorie

Un attacco frontale del presidente Donald Trump e la paura delle controversie ha spinto Universal a a cancellare la violenta satira sui super-ricchi. Ma è la strada giusta da percorrere?

The Hunt

12.08.2019 - Autore: Marco Triolo
Dopo le tre stragi che hanno recentemente colpito gli Stati Uniti, in Ohio, Texas e California, Universal ha deciso di cancellare l'uscita di The Hunt, thriller satirico prodotto dalla Blumhouse. Il film, diretto da Craig Zobel, da una sceneggiatura del creatore di Lost, Damon Lindelof, e di Nick Cuse, è incentrato su una battuta di caccia all'uomo organizzata per ricchi liberal. Blumhouse, la casa di produzione del guru dei B-movie Jason Blum, ha anche prodotto la saga de La notte del giudizio. The Hunt, che cita anche il classico del cinema La pericolosa partita, si inserisce nello stesso solco di action-thriller violenti che riflettono sul divario tra ricchi e poveri in USA.
 
Non è la prima volta che un film viene tolto dalla distribuzione a causa di concomitanti eventi di attualità. Basti pensare al caso di The Interview, il film Sony interpretato da Seth Rogen e James Franco che metteva alla berlina il regime della Corea del Nord, e che fu distribuito solo in video on demand dopo le minacce di un gruppo di hacker. In questo caso, però, ci si è messo anche il presidente Donald Trump, che non rinuncia mai a dire la sua su Twitter.
 
Attaccando un non specificato film in uscita, identificato appunto con The Hunt, Trump ha scritto: “La Hollywood liberal è razzista ai massimi livelli, e con grande Rabbia e Odio! Amano definirsi 'Elite', ma non sono l'Elite. Al contrario, sono spesso le persone che loro contrastano con tanta forza a essere l'Elite. Il film in uscita è fatto per provocare e causare caos. Loro creano la loro stessa violenza, e poi tentano di incolpare gli altri. Sono loro i veri Razzisti, e sono davvero nocivi per il nostro Paese!”.

 
Universal, da parte sua, aveva già messo in pausa la campagna marketing del film. Ma ora ha preso la decisione più radicale possibile: “Dopo attente considerazioni, lo studio ha deciso di cancellare i piani per la distribuzione del film”, si legge nel comunicato. “Supportiamo gli autori e continueremo a distribuire film di creatori coraggiosi e visionari, come quelli di questo thriller sociale satirico, ma prendiamo atto che ora non è il momento giusto per distribuire questo film”.
 
Al di là delle ovvie considerazioni commerciali della Universal, che ha preferito non distribuire The Hunt non tanto per rispetto verso le vittime, quanto per evitare ulteriori controversie e magari un fallimento al box office, viene da dire che questo sarebbe invece proprio il momento adatto per distribuire un film come The Hunt. La satira è un'arma che può servire a riflettere sulla società in cui viviamo e i suoi problemi, e quello del controllo delle armi è uno dei problemi più grossi degli Stati Uniti. L'unico paese al mondo in cui, dopo tre stragi, si cancella un film invece che fare una legge.

 
E Donald Trump ha ovviamente cavalcato la questione, girando la frittata e additando i liberal di Hollywood come vera minaccia dell'ordine costituito. Ennesimo specchietto per le allodole per allontanare le responsabilità da sé e dalla lobby delle armi, ed evitare di affrontare un tema che ormai stringe il paese in una morsa.
 
Resta da vedere se il film con Betty Gilpin e Hilary Swank verrà distribuito nelle sale fuori dagli Stati Uniti e dunque anche in Italia. Di certo prima o poi si farà vivo in qualche forma, magari direttamente in home video.
 
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