La notte del giudizio
A causa del drammatico sovraffollamento delle carceri, il governo degli Stati Uniti inizia a consentire periodi di 12 ore di tempo in cui tutte le attività illegale diventano legali. Durante uno di questi periodi in cui è tutto consentito, una famiglia si trova a doversi proteggere da un assalto di delinquenti alla propria abitazione.
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Purge
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
85 min.
USCITA CINEMA
01/08/2013
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2013
di Pierpaolo Festa
Nel giro di trenta secondi lo spettatore viene catapultato nell'America salvata dai nuovi padri fondatori: una nazione in cui il tasso di disoccupazione è sceso all'1% e i problemi economici fanno parte del passato. Il nuovo sogno americano ha il retrogusto di un incubo a metà strada tra la paranoia di Philip K. Dick e il totalitarismo visto nel cinema di John Carpenter.
Cattura subito l'attenzione la premessa de La notte del giudizio, il fatto che una volta l'anno gli americani possano infrangere ogni tipo di legge. Per dodici ore è permesso uccidere: un'intera notte in cui la polizia si ritira, le ambulanze rimangono ferme e molti americani vanno a caccia (di altri loro simili) armati fino ai denti. Tutto è concesso in questa notte, tutto pur di canalizzare l'aggressività che ogni americano ha in sé e che se scatenata una tantum, sarà tenuta a bada per il resto dell'anno.
La macchina da presa di James DeMonaco (alla sua opera seconda) rimane lontana dall'inferno delle metropoli per esplorare la mostruosità che si nasconde all'interno del “buon vicinato americano”, dove l'uomo d'affari Ethan Hawke alla caccia preferisce rintanarsi nella sua abitazione, serrare le finestre e le porte e badare alla sua famiglia. Peccato che non sia proprio il padre dell'anno e che le complicate dinamiche familiari permettano che una di quelle porte venga aperta nel momento sbagliato. Quello che ne segue è un thriller claustrofobico con punte di horror.
Potente nella premessa, interessante nell'esecuzione, The Purge (“la purga”, questo il titolo originale) preferisce essere un thriller più asciutto che una festa splatter di Home Invasion. Uno di quei film che mantenendo uno sfondo apocalittico, punta a una storia un po' più intima. Funziona e si fa più interessante anche per la poca simpatia dei protagonisti con Hawke che continua a cercare versatilità nei suoi ruoli e che qui da vita a un personaggio un po' più oscuro del solito per cui non è facile fare il tifo, nonostante quello sia il volto che abbiamo tenuto a cuore in precedenti esperienze cinematografiche.
Rimaniamo chiusi in casa con la sua famiglia per un'ottantina di minuti, mentre il loro mondo viene assediato da una banda di folli “purificatori”. Non siamo davanti a un prodotto indimenticabile, però La notte del giudizio trova comunque una dimensione di originalità – seppur finanziato dalla Platinum Dunes di Michael Bay – con un paio di trovate interessanti, un twist finale che non delude e alcuni quesiti che vengono sollevati sulla vera identità americana portata alle estreme conseguenze. Nel nuovo mondo tutti sono spudoratamente devoti solo ai biglietti con il volto di Benjamin Franklyn stampato sopra. E pefino la Purga è l'occasione di riempire le tasche dei produttori di armi. Viene in mente la battuta del Comico di Watchmen: "Il sogno americano si è avverato".