Stanno tutti aspettando al varco Chris Rock, presentatore designato per la Notte degli Oscar del 28 febbraio e al lavoro con i suoi autori per quella che si annuncia come una edizione all'insegna della polemica, o quanto meno della satira sferzante, dopo le discussioni sul possibile razzismo dell'Academy accompagnate dall'hashtag #OscarsSoWhite. Per lui sarà la seconda volta, dopo aver condotto la 77° edizione nel 2005, unico afroamericano dai tempi di Whoopi Goldberg nel 2002. Le ultime Oscar Night ci hanno offerto gli show nello show di Neil Patrick Harris e Seth MacFarlane, ma soprattutto di Ellen DeGeneres, decisamente più apprezzata dei precedenti e dei vari Steve Martin & Alec Baldwin o James Franco & Anne Hathaway. Ma tra battute fiacche, troppo cervellotiche, sessiste o pesanti non è facile uscire vincitori da una serata del genere. Da sempre. Impresa riuscita ai recordman della serata - Billy Crystal (9 edizioni) e Bob Hope, il Re degli Oscar con 19 - e al sorprendente Hugh Jackman nel 2009. Non, incredibilmente, a un maestro della comicità come Jerry Lewis (costretto a improvvisare una gara di ballo per riempire un inatteso vuoto). Nell'attesa di poter giudicare il 'nuovo' Host, ripercorriamo alcune delle battute più riuscite negli anni dell'Academy Award e delle Oscar Night...
Neil Patrick Harris, dopo le polemiche razziali per le nomination: "Benvenuti agli 87esimi Oscar! Stanotte celebreremo i migliori e i più bianchi di Hollywood. Scusate, i più bravi".
David Niven, conduttore e premiato (per Tavole separate) nel 1959, dopo l'interruzione di uno streaker arrivato sul palco: "Non è affascinante pensare che probabilmente l'unica risata che quell'uomo strapperà nella sua vita sarà stata per essersi spogliato e aver mostrato le sue pochezze?".
Billy Crystal, dopo il discorso fatto dal suo posto - e impossibile da sentire per i più - dal centenario regista Hal Roach nel 1992: "Penso ci stia, visto che Mr. Roach ha iniziato con i film muti".
Whoopi Goldberg, nel 1994: "E cosi mi hanno dato un microfono, dal vivo, per tre ore. Non ci sono stati cosi tanti dirigenti del mondo dello spettacolo tanto nervosi per una sola donna dai tempi di Heidi Fleiss”. E ancora: "Hanno tirato tanto fango sugli Oscar quest'anno che tutte le nomination sembrano 'nere'…".
Chris Rock, nel 2005: "L'unica recitazione che vedrete mai agli Oscar è di quelli che fanno finta di non essere furiosi per aver perso… Nicole Kidman sorrideva cosi tanto che avrebbe dovuto vincere un Emmy per la sua interpretazione della Oscar Night. Volevo dirle 'se l'avessi fatto nel film, avresti vinto l'Oscar'!".
Jon Stewart, nel 2006, dopo il Premio per la miglior canzone al gruppo Three 6 Mafia: "Per quelli che tengono i conti a casa: Martin Scorsese, zero; Three 6 Mafia, uno”.
Steve Martin, nel 2003: "Roman Polanski è qui! Prendetelo!".
Billy Crystal: "La Security è particolarmente rigida perché ci sono persone che vogliono impedire agli Oscar di vivere una notte magica, eccitante e divertente. Per cui James Franco guarderà lo show da casa quest'anno".
Ancora Crystal: "Una delle più grandi storie dell'anno è stato il successo di The Artist. Davvero un contendente inusuale. Niente grandi nomi, niente colori, niente dialoghi e sembra avere cent'anni. È come assistere alle primarie dei Repubblicani".
E ancora, parlando della nomination di Glenn Close per Albert Nobbs: "Se dovesse perdere, eguaglierebbe il record per le attrici con il maggior numero di nomination e nessuna vittoria. Ho una buona notizia per te Glenn, non conosco nessuno che abbia votato per te!".
Steve Martin: "Presentare gli Oscar è come fare l'amore a una bella donna… è qualcosa che puoi fare solo quando Billy Crystal è fuori città".
David Letterman, nel 1995, presentando la nomination per Mangiare, bere, uomo donna: "che è anche il modo in cui Arnold Schwarzenegger ha chiesto a Maria Shriver di uscire al loro primo appuntamento".
Ellen DeGeneres, tornata sul palco nel 2014 dopo il suo esordio nel 2007: "Sono contenta di esser tornata dopo sette anni… Le cose sono così differenti oggi. L'ultima volta che sono stata qui Cate Blanchett era nominata. Meryl Streep era nominata. Leonardo DiCaprio era nominato. Martin Scorsese era nominato. Così diverso!".
Ancora Martin, presentando la categoria per il miglior attore: "…un poeta omosessuale, un tizio che parla con il suo pallone da volley, un uomo vestito da gladiatore… ma basta parlare di me".
Ellen DeGeneres, nel 2014: "Tutte queste persone, come se fossero le une contro le altre. Tutti voi siete così talentosi e non vorrei che pensaste a questa come a una competizione. È una celebrazione! Per quanto, chi stiamo prendendo in giro… Sono gli Hunger Games! Ci sono telecamere ovunque, state morendo di fame e l'anno scorso ha vinto Jennifer Lawrence. Sono proprio gli Hunger Games".
Sempre Ellen (riuscendo a far ridere tutti tranne Liza Minnelli): "Questa sera abbiamo il vero Captain Phillips. E la vera Philomena. E, devo proprio dirlo, uno dei migliori imitatori di Liza Minnelli che abbia mai visto in tutta la mia vita. Davvero, complimenti signore".
E ancora: "Sappiamo che le cose più importanti al mondo sono amore, amicizia e famiglia, e se le persone non hanno queste cose… beh, allora, in genere, si danno allo show business".
Hugh Jackman, nel 2009: "L'Academy adora i cambiamenti. Kate Winslet è qui stanotte. Una donna inglese che ha interpretato una tedesca: nominata. E anche Robert Downey Jr., americano, che in Tropic Thunder ha interpretato un australiano che interpreta un afroamericano: nominato. Mentre io, un australiano che interpreta un australiano in un film che si chiama Australia, presento…".
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Speciale Oscar: Le battute più memorabili dei presentatori
Da Bob Hope e Jerry Lewis a Billy Crystal e Neil Patrick Harris, alti e bassi della Oscar Night.
23.02.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)