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Speciale Frost/Nixon

Due poltrone sostituiscono il ring. L'evento è filmato da tante telecamere e i protagonisti sono al centro: in un attimo l'intervista diventa un vero e proprio duello. Arriva il nuovo film di Ron Howard e noi vi invitiamo a scoprirne i segreti.

Speciale Frost/Nixon

05.02.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Ricordo di averlo visto in diretta Tv. Ero insieme a Anson Williams ed eravamo in giro per promuovere Happy Days (Williams interpretava Potsie nel telefilm). Ci trovavamo all’aeroporto LaGuardia, in attesa del nostro volo di coincidenza ed ecco davanti a noi un piccolo schermo con Nixon che pronunciava il suo ultimo discorso… quello delle sue dimissioni. È stato come ipnotico. Nessuno di noi due ha aperto bocca per circa 15 minuti… ascoltavamo e basta” – queste le parole di Ron Howard, meglio conosciuto dal pubblico come Richie Cunningham e diventato in seguito uno dei registi di punta di Hollywood. Il suo nuovo film è “Frost/Nixon – Il duello” con il quale si è guadagnato ben cinque candidature all’Oscar.

La pellicola è tratta direttamente dalla pluripremiata pièce teatrale di Peter Morgan, allestita nel West End nel 2006. “Non ero tanto preoccupato rispetto al modo in cui trasformare la vicenda dal punto di vista visivo, quanto al modo in cui renderla veritiera all’interno del mondo di cui si parla – ha detto Howard - Per prima cosa ho letto il copione della pièce e ho subito pensato che sarebbe stato molto difficile adattarlo al cinema. Quando poi sono andato a vederlo a Londra sul palcoscenico, il mio livello di interesse è aumentato. Come tutti gli spettatori, mi sono sentito subito coinvolto ed ero elettrizzato non solo dalle performance ma anche dalla storia e in più ho ricordato il momento in cui vidi quell’intervista in Tv. Sono uscito dal teatro e ho subito chiamato il mio agente: “Non solo voglio dirigerlo – gli ho detto – ma sarà il mio prossimo film perché credo che potremo adattarlo”. Avevo acquistato fiducia e sapevo che lavorando direttamente con Peter Morgan, avremmo potuto realizzare un ottimo film”.

Howard però non avrebbe mai realizzato il film senza gli attori originali, Frank Langella e Michael Sheen: “Era scontato che Michael e Frank avrebbero ripreso i loro ruoli – ha spiegato Howard - E’ impossibile immaginare altri due attori con lo stesso grado di preparazione e alchimia di questo duo ultra collaudato. Si può dire che per quasi due anni, questi attori abbiano vissuto proprio come Frost e Nixon”.

Peter Morgan, che ha già adattato per il grande schermo “The Queen” e “L'altra donna del re”, ha lavorato fianco a fianco con Howard: “Adoro essere coinvolto in questi adattamenti. Sarebbe una follia non partecipare a questi progetti. Ron è uno di questi registi, ma penso anche a Stephen Frears con cui ho lavorato in “The Queen”. Ero sul set praticamente ogni giorno e ho anche partecipato ai sopralluoghi e al montaggio”. Per quanto riguarda “Frost/Nixon”, Morgan ha dichiarato: “Ron voleva che scrivessi nuove sequenze che non avevo mai portato a teatro. È stato un gran lavoro con lui e poi volevo davvero lavorare con un americano che mi facesse sentire al sicuro e sapevo che Ron non avrebbe mai attaccato Nixon, né preso in giro Frost". A proposito del testo originale Morgan ha rivelato: “Ho immaginato con molta chiarezza il mondo in cui entrambe le parti si preparavano all’incontro, proprio come due giocatori di scacchi o due pugili si preparano ad affrontare il proprio avversario, mettendo a punto una strategia. Ritenevo possibile scrivere le scene delle interviste utilizzando proprio le parole che furono utilizzate, all’interno però di un contesto drammatico costruito ad hoc”.

Nello studiare il loro background sociale dei due personaggi, Morgan è riuscito a fare una scoperta vincente: ognuno dei due uomini era l’opposto dell’altro per ciò che concerne gli aspetti più importanti della loro personalità.“Separando il lato umano di Nixon da quello politico, non si può non nutrire un senso di solidarietà e di amicizia per qualcuno la cui vita non è stata facile. Dall’altra parte, invece, troviamo un tipo come Frost, la cui vita, dal punto di vista sociale, è stata molto semplice, grazie alla sua innata capacità di comunicazione, di suscitare amicizia e simpatia, di essere apprezzato. Nixon, d’altro canto, era proprio il suo contrario: un uomo sospettoso degli altri, dall’animo ferito, incapace di stabilire legami di amicizia e di fiducia, reduce da un matrimonio fallito, e quindi solo, molto solo”.

"Frost/Nixon - Il duello" arriverà nelle sale da domani, 6 febbraio, distribuito dalla Universal.

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