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Siciliani vs. Alieni

"Baaria" e "District 9" sono le uscite di maggiore richiamo di un weekend comunque ricco di nuovi titoli.

Baarìa - Francesco Scianna e Margareth Madè

25.09.2009 - Autore: Andrea D'Addio
E’ il gran giorno di “Baarìa”. Ha aperto il Festival di Venezia, non poteva che aprire la nostra rubrica. 25 milioni di euro investiti sulla capacità di Giuseppe Tornatore di raccontare la Sicilia del novecento partendo dalla storia del suo paese, Bagheria (Baarìa ne è il nome fenicio). Tre generazioni di uomini che nascono, crescono e vivono in una cittadina a poco a poco sempre più piccola rispetto le loro ambizioni. Famiglia, politica, amore. Tre argomenti cardine che Ennio Morricone enfatizza con una colonna sonora forse un po’ troppo invadente, ma di sicuro impatto. Lo ammettiamo: “Baarìa” non ci ha entusiasmato, ma ha tanti aspetti che potranno conquistare il grande pubblico italiano, soprattutto chi, quel sud pieno di tradizioni e dinamiche sociali ormai non più replicabili in un’epoca di social network e mondo globale, lo ha vissuto.

Giuseppe Tornatore sul set di Baaria

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La nostra recensione
L'intervista a Giuseppe Tornatore
Le foto di Margareth Madè, la musa di Tornatore
Il trailer del film

Al fantascientifico “District 9” il secondo posto della nostra scaletta. Il film è prodotto da Peter Jackson, ma scritto e diretto dal sudafricano Neill Blomkamp che proprio nella sua Johannesburg ha voluto ambientare questa affascinante storia di alieni ghettizzati una volta giunti sulla Terra. Una trama particolarissima che inizia come finto documentario per poi trasformarsi in un avvincente action-movie. E’ una delle pellicole più attese della stagione e, poiché l’abbiamo vista, ve la possiamo consigliare. Merita davvero.

Sharlto Copley in District 9

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La nostra recensione
S.O.S. Extraterrestri - L'anteprima del film
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Un altro film carino, molto più di quanto si sarebbe detto guardando il titolo, la locandina e la presenza nel cast della ex High school musical Vanessa Hudgens, è “Bandslam – High School Band”. Ritmato, ben caratterizzato nei personaggi, non troppo scontato nello sviluppo di una trama che ricorda un pochino anche il mitico “The Commitments”. La visione si è rivelata una piacevole sorpresa. Ci tocca purtroppo bocciare il secondo episodio cinematografico della trilogia Millennium. “La ragazza che giocava con il fuoco” è, a differenza del precedente “Uomini che odiano le donne”, un thriller scialbo e confuso, girato proprio come un giallo televisivo da sabato sera Raidue. Chi avrà letto il libro sarà curioso, ma per gli altri vale la pena soprassedere.

Noomi Rapace in La ragazza che giocava con il fuoco

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L'intervista all'attore Michael Nyqvist
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I porcellini d’india di “G-Force: Superspie in missione” sono invece il richiamo per chi va al cinema con la famiglia (figli o genitori che si sia). In alcune sale lo proiettano in 3D. Qualche sorriso, ma anche tanta banalità. Forse il 3D è l’aspetto più interessante della visione.

G Force Superspie in missione

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Chiudiamo con due documentari: “Il silenzio prima della musica” fu presentato quasi un anno fa al Festival di Roma. Storia vera di un musicista americano colpito da un gravissimo aneurisma celebrale che, grazie alla musica, riesce a sopportare ciò che purtroppo è arrivato dopo. Un film visionario ed emozionante come poche volte capita di vedere, che cerca di diventare strappalacrime. Tre storie d’amore non convenzionali, tagliate sul punto di vista femminile, sono al centro di “Eva e Adamo”. La regia è di quel Vittorio Moroni già autore di tanti documentari e dell’interessante “Tu devi essere lupo”.