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Sanctum: il 3D di Cameron esplora gli abissi

James Cameron presenta "Sanctum", film di Alister Grierson basato su una storia vera. Una claustrofobica avventura subacquea rigorosamente girata in 3D

Sanctum - Rhys Wakefield e Richard Roxburgh

09.02.2011 - Autore: Marco Triolo
Da un po' di tempo, James Cameron è diventato il paladino del 3D, quello vero, contrapposto a quello convertito il post-produzione che l'autore di “Avatar” sembra odiare dal profondo del suo essere. Più volte ha fatto sentire la sua voce negli ultimi mesi, per difendere quello che secondo lui potrebbe essere il linguaggio cinematografico del futuro, una svolta paragonabile all'invenzione del colore o del sonoro. Ma non c'è modo migliore per argomentare il proprio punto di vista se non quello di produrre effettivamente dei film girati con questa tecnologia. E dato che per i sequel di “Avatar” ci sarà da aspettare un bel po' (sono previsti per il 2014 e 2015), per ora dovremo accontentarci di film da lui solamente supervisionati. In futuro ci aspettano il remake di “Viaggio allucinante”, diretto da Shawn Levy, e “At the Mountains of Madness” di Guillermo del Toro.

Una scena di Sanctum

Prossimo all'uscita italiana è invece “Sanctum”, dramma-action subacqueo diretto da Alister Grierson e basato su una storia vera, vissuta in prima persona dallo sceneggiatore Andrew Wight. Durante una spedizione in un sistema di grotte subacquee insieme a un gruppo di sub, Wight si ritrovò bloccato quando una tempesta allagò l'entrata, e dovette trovare un'altra via di uscita per salvare la propria vita e quella dei compagni.

In realtà, la storia vera non è che una scusa per Cameron, che come sappiamo è molto appassionato di ciò che si cela sotto la superficie dell'acqua: lo ha già ampiamente dimostrato con i suoi documentari “Aliens of the Deep” e “Ghosts of the Abyss”, quest'ultimo girato in 3D. Quale migliore occasione per continuare quel viaggio sottomarino che ben sembra sposarsi con le tre dimensioni? In più, la vera curiosità del film sarà vedere come questa tecnica si applicherà a un film totalmente girato dal vivo, senza l'uso di CGI e roboanti effetti speciali. “Per me, 'Sanctum' dimostra una tesi – spiega Cameron – Il film è stato concepito quattro anni fa, e la produzione è stata poi rallentata dal collasso economico. Ma l'idea è nata dal fatto che non si giravano molti film in 3D all'epoca. C'erano film d'animazione, naturalmente, e 'Avatar' era in fase di progettazione, ma a parte questo c'era solo 'Viaggio al centro dell terra'. E allora ci siamo detti, si può fare. Non deve essere per forza un blockbuster”.

James Cameron con il regista e lo sceneggiatore

Cameron arriva addirittura a una sorta di auto-critica, per sottolineare quanto il 3D sia più efficiente negli spazi piccoli, come catalizzatore della claustrofobia: “'Avatar' aveva molti campi lunghi. La differenza tra vederlo in 2D e e 3D non è così evidente, perché più vasta è l'immagine, meno ti senti in contatto ravvicinato con oggetti e personaggi. Il 3D funziona meglio in spazi ristretti. Per 'Sanctum', abbiamo tenuto delle proiezioni test e abbiamo notato come ci fosse un senso palpabile di ansietà nel guardare il film, il che è esattamente quello che volevamo ottenere. Quando vai a vedere un film, la tua coscienza ti permette di sorvolare l'azione. Il 3D invece ti risucchia e rende l'esperienza viscerale”.



Sanctum” uscirà nei nostri cinema l'11 febbraio, distribuito dalla Eagle.

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