NOTIZIE

SAM RAIMI: IL CINEMA DI GOMMA

Un regista con il talento nel sangue e il sangue nelle inquadrature.

sam raimi

14.04.2003 - Autore: Luca Perotti
Lesordio di Sam Raimi dietro la cinepresa attesta senza alcun dubbio la sua vocazione artigianale: un budget bassissimo guadagnato grazie ad un mediometraggio girato con una 8 mm prendendo spunto da un tema assegnatogli alla Michigan State University. Quello stesso progetto, in virtù dei fondi ottenuti, si allunga e diventa La Casa, un horror allo stato puro che certifica i principi basilari del suo cinema, che rimarranno ben saldi fino alla virata dirompente effettuata con Soldi Sporchi e Gioco Damore. Lopera di Sam Raimi è lesaltazione del momento topico, svincolato da ogni legittimazione psicologica, a discapito della verosimiglianza. Noncurante di una calibratura bilanciata di tutti gli ingredienti narrativi, Raimi individua un nucleo centrale e lo esalta, lo dilata, lo enfatizza fino a farlo esplodere. Il suo approccio al western con Pronti a morire chiarisce questa concezione, poiché tutto il film esiste in funzione del duello, dellattimo decisivo in cui lestrazione dellarma decreterà la vita di uno sfidante e la morte dellaltro. Il ritmo concitato con cui conduce le danze è, del resto, una continua uccisione dellinquadratura appena mostrata ed unesaltazione di quella appena nata, del singolo momento dilatato, e frutto di una completa indifferenza per il concetto di spreco e per lintreccio, volontariamente esile. Ne risulta una singolare e vertiginosa intermittenza che lavora sullaccumulo inarrestabile di istanti, espansi fino al collasso. Un ulteriore indifferenza è quella per qualsiasi tipo di allegoria sociale o ideologica che giustifichi o fornisca chiavi di lettura per i suoi horror che, invece, si concentrano sullalterazione del corpo, finalità centrale del suo sguardo. Corpi mutilati, decapitati, occhi impazziti che schizzano via dalle orbite e che, in una soggettiva folle e impossibile, si infilano nella bocca di un altro corpo. Nella celebre trilogia: La Casa 1 e 2 e Larmata delle tenebre, il viso del protagonista, Bruce Campbell, si deforma come fosse fatto di gomma; ma tutto lo stile di Raimi si nutre di questa elasticità, di una sorta di energia invisibile che espande a dismisura la materia sotto la pressione del suo sguardo. Allinizio della carriera, prima che i producers lo notassero e prima che il cinema mainstream ne copiasse le intuizioni, Sam Raimi sopperiva con la sua fantasia alla mancanza di mezzi; motivo per il quale diventò apprezzatissimo dai giovani cineasti alle prime armi. Per ovviare alla mancanza di una steadycam costosa e più professionale, ad esempio, Sam inventò la Shakeycam, ovvero una macchina da presa montata su una tavola di legno e sorretta da due macchinisti; un dispositivo che assicurava un effetto simile a quello della steady con laggiunta di una maggiore scossa. Ma per chi pensava che Raimi fosse solo dedito ad un cinema oltre le regole spazio-temporali, capace perciò solamente di scarnificare i generi perché impreparato ad una scrittura solida ed eterogenea, ecco arrivare limpianto tradizionale su cui è innestato Soldi Sporchi. Ed ecco la rivelazione di un talento drammatico inaspettato, abilissimo nellapproccio allintrospezione psicologica e alla costruzione armonica di un tessuto narrativo compatto. E se un nome doveva essere scelto per filmare linfilmabile, forse quello di Raimi sembra essere quello giusto. Lattesa per Spider Man, quindi, uno dei fumetti più ostici da portare sul grande schermo, si fa spasmodica, ma la mano di Raimi, almeno in teoria, ha le carte in regola e le premesse giuste per aggiudicarsi la sfida.