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Romanzo di una strage - La nostra recensione

Marco Tullio Giordana ci riporta a Piazza Fontana con un'opera didattica che non osa evolversi in qualcosa di più

Romanzo di una strage - Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea

27.03.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Cinema civile “101” (per usare un’espressione americana). Perfetto per essere proiettato per le scolaresche o per offrire un bel ripasso storico a chi confonde gli eventi di Piazza Fontana con la bomba alla stazione di Bologna o a quella di Brescia.
Romanzo di una strage recensione Marco Tullio Giordana
Romanzo di una strage: Il trailer

Chi si aspetta un film politico che prenda forte posizione cercando di far luce su uno degli eventi più bui degli anni Sessanta, rimarrà a bocca asciutta. “Romanzo di una strage” è un bel film didattico. Ed è un peccato, dal momento che Marco Tullio Giordana sa certamente come inquadrare l’Autunno Caldo, catturando le urla sulle strade di quegli anni, un’epoca in cui gli italiani erano tutt’altro che anestetizzati.  

Eppure non si rimane quel tanto di più ad assistere alla morte di Pinelli, né vediamo chiaramente chi premette il grilletto sul commissario Calabresi. A Giordana non interessa trasformarsi nell’Oliver Stone di turno e stanare i colpevoli (come il regista americano ha fatto con il magnifico “J.F.K.”), quello che fa è dare più spessore a queste due figure immortalate nella storia del nostro Paese. Da questo punto di vista, le sequenze più interessanti di “Romanzo di una strage” sono proprio quelle in cui Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino dividono la scena, incontrandosi per strada alla vigilia della strage. 

Romanzo di una strage recensione Marco Tullio Giordana
Favino: "Pinelli lo porterò sempre con me"

Una volta che la Banca Nazionale dell'Agricoltura viene rasa al suolo, il registro narrativo preferisce il dramma alla pellicola d'inchiesta. Il regista lascia comunque i riferimenti al complotto di Stato, delineando un paio di figure di potenti corrotti - su tutti Tirabassi e Colangeli – che rimangono in superficie, limitandosi a rappresentare una funzione quasi macchiestica. Rimane dunque un’operazione fatta per non dimenticare e dedicata a chi a Piazza Fontana ha perso la vita. Una solida cronaca dalla struttura narrativa che non si inceppa, nonostante mettere a fuoco una dozzina di personaggi possa comunque comportare difficoltà. Mastandrea nei panni di Calabresi è ormai a suo agio nelle performance drammatiche. Favino conferma ancora una volta di essere impeccabile per ruoli iconici (e sempre perfetto con i vari accenti italiani). A Michela Cescon, che interpreta la vedova Pinelli, bastano due sequenze per rubare la scena a tutti.

Romanzo di una strage”, in uscita il 30 marzo, è distribuito da 01 Distribution.

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