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Rendez-vous: cinque film imperdibili al festival francese di Roma

Dal nuovo lavoro di Gondry al classico Hiroshima mon amour, ecco cosa non potete lasciarvi sfuggire nel corso dell'evento

Grand Central

02.04.2014 - Autore: Marco Triolo
Si svolgerà dal 2 al 6 aprile a Roma la quarta edizione di Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese. Un'occasione per gustare una quarantina di titoli rappresentativi della produzione d'oltralpe, divisi in tre sezioni: Novità e anteprime, che saranno proiettate al Cinema Quattro Fontane e alla Casa del Cinema, Cineasti del presente (a Villa Medici) e Visioni tra cinema e fotografia in Francia e in Italia: la posa e il movimento che mette a confronto artisti italiani e francesi, che si terrà al Maxxi il 12 e 13 aprile. Dopo Roma, il festival si sposterà a Napoli, Bologna, Palermo, Torino e Milano.

Le proposte sono molto varie, tra cinema popolare e d'autore, grandi produzioni e cinema indipendente. Con l'occasione, abbiamo selezionato una lista di cinque titoli imperdibili per chiunque si appresti a prendere parte all'evento. Qui potete inoltre trovare il programma completo di Rendez-vous.



Is the Man Who Is Tall Happy?: An Animated Conversation with Noam Chomsky
Michel Gondry entra nella testa di Noam Chomsky, linguista e filosofo tra i più grandi viventi. Lo fa con una tecnica molto particolare: un film animato nel quale gli effetti surreali tentano di riprodurre su pellicola lo stream of consciousness che il regista attraversa nell'ascoltare le risposte di Chomsky alle sue domande. Un'intervista unica nel suo genere, come è lecito aspettarsi dal regista de L'arte del sogno.



Grand Central
Presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard, Grand Central è l'opera seconda di Rebecca Zlotowski, interpretata da due superstar del cinema francese, Tahar Rahim e Lea Seydoux, impegnati in una storia d'amore passionale sullo sfondo di una centrale nucleare. La presenza dei protagonisti de Il profeta e La vita di Adele sarebbe già sufficiente a farne uno dei piatti forti della manifestazione, ma in più gli spettatori avranno modo di scoprire un'autrice che rappresenta superbamente le nuove leve del cinema francese, a cui non possiamo non guardare con ammirazione.



La bataille de Solférino
La battaglia pubblica di un paese diviso a metà durante le elezioni presidenziali del maggio 2012 e quella privata di due genitori divorziati che si contendono i figli. L'esordiente Justine Triet immerge lo spettatore nel bel mezzo della calca, tra le strade di una Parigi divisa tra tifosi di Hollande, il candidato socialista, e il presidente uscente Sarkozy, nel giorno del ballottaggio che avrebbe deciso il destino della Francia. Scene girate dal vero, senza ricostruzione e senza filtro: gli attori si sono fatti strada tra la folle, fingendo di essere dei giornalisti incaricati di riprendere gli eventi. Quando il cinema si fa più vero della verità.



L'image manquante
Candidato agli ultimi Oscar come miglior film straniero, L'image manquante di Rithy Panh – co-produzione tra Francia e Cambogia – è uno strano documentario che per certi versi si può accostare all'opera di Gondry. Il regista utilizza pupazzi di argilla e immagini di repertorio, tenuti insieme dalla sua narrazione, per raccontare la storia di una famiglia sottoposta alle atrocità dei Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979.



Hiroshima, mon amour
La scomparsa di Alain Resnais ha lasciato un vuoto incolmabile nel cinema francese. È dunque cosa buona e giusta celebrarne la grandezza con il suo film più famoso, Hiroshima, mon amour. Il pubblico del Rendez-vous avrà un'occasione unica per rivedere questo capolavoro al cinema: motivo sufficiente per inserirlo nella nostra Top Five!