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Reality - Un secondo parere

Più che del Grande Fratello, il nuovo film di Matteo Garrone parla della necessità di avere Fede

Reality - Aniello Arena

24.09.2012 - Autore: Marco Triolo
Leggete qui la nostra prima recensione di Reality, a cura di Pierpaolo Festa.

Tornare a dirigere un film dopo un lavoro tanto apprezzato a livello internazionale quanto Gomorra dev'essere stata un'impresa non da scherzo per Matteo Garrone. Il regista ha deciso saggiamente di raccontare una storia più contenuta e lineare, anche se confezionata con uno stile sontuoso e colma di spunti che vanno ben al di là della superficie. Insomma, l'idea di fare un piccolo film è sfociata poi in un film che di piccolo non ha nulla.

Reality recensione secondo parere Matteo Garrone - Aniello Arena

Reality non è una critica ai reality show. Garrone questo lo ha esplicitato nella conferenza stampa che è seguita alla proiezione in anteprima del film, ma non ce n'era bisogno davvero, perché è chiaro che al regista e agli sceneggiatori Ugo Chiti, Massimo Gaudioso e Maurizio Braucci non interessava tanto lo sguardo a un'Italia agghiacciante e in piena crisi culturale, che comunque traspare tra le righe. Non interessava nemmeno più di tanto la denuncia ai meccanismi della fama vuota e immeritata che nasce da queste trasmissioni, anche se in qualche modo il discorso è presente tramite il personaggio di Enzo, l'ex concorrente del GF a cui il protagonista Luciano (Aniello Arena) guarda con un misto di ammirazione e invidia.

A Garrone interessa soprattutto seguire da vicino – con tanti primi piani e telecamera a spalla – il suo protagonista, la sua discesa nella follia e nella paranoia. Ma forse non è nemmeno la pazzia a contare davvero: il discorso è ben più profondo e complesso e si riferisce alla Fede. Quel bisogno di credere in qualcosa, in una vita migliore di quella che si sta vivendo. E allo stesso tempo, quell'incapacità prettamente umana di sopportare la realtà di tutti i giorni senza poter sognare un Paradiso, una “casa” oltre il tempo e lo spazio dove finalmente trovare la pace. In Reality la Fede cristiana (rappresentata dal cugino di Luciano) e la fede nel Grande Fratello procedono di pari passo e ispirano gli stessi comportamenti. Poco importa che Luciano sia spinto alla carità verso il prossimo perché convinto di essere spiato dalla TV, piuttosto che dallo spauracchio della dannazione eterna.

Reality recensione secondo parere Matteo Garrone - Nando Paone in una scena

Al di là dei livelli di lettura, Reality è un film confezionato in maniera impeccabile, aperto da un piano sequenza aereo che già mette sul tavolo tutta la bravura di Garrone. Uno dei pochi autori italiani, oggi, che sappia davvero narrare con la sola forza delle immagini.

In uscita il 28 settembre, Reality è distribuito da 01. Qui ne trovate il trailer.
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