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Ragazzi miei: Clive Owen non è più un duro

L'attore è il protagonista della pellicola diretta da Scott Hicks in cui lo vediamo nel ruolo di un vedovo alle prese con i suoi due bambini. Questa volta abbandonerà l'azione per aprire totalmente il suo cuore.

Ragazzi miei - Clive Owen

25.06.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Ragazzi miei - Le foto del film

Molti di voi lo ricordano nei panni del freddo rapinatore di banche Dalton nell’eccezionale Inside Man di Spike Lee, altri invece lo hanno apprezzato nel capolavoro I figli degli uomini di Alfonso Cuaron in cui lo vedevamo proteggere l’unico bambino rimasto al mondo.

Adesso dimenticate quel Clive Owen, perché l’uomo sugli schermi nel dramma Ragazzi miei (The Boys are Back) è un attore alla sua prova più difficile, quella dove ha messo tutto il suo coraggio e la sua fragilità a servizio di una sceneggiatura delicata e malinconica. Nel film lo vediamo nei panni di un giornalista sportivo che perderà la moglie malata di cancro. Gli toccherà badare al figlioletto di otto anni e, come se non bastasse, anche l’altro figlio – frutto di un precedente matrimonio – arriverà a fargli visita. Il rapporto tra i tre è al centro di questa pellicola, basata sulla storia vera dello scrittore Simon Carr e diretta da Scott Hicks, già regista di Shine, che valse l’Oscar all’immenso Geoffrey Rush.

A proposito di questo dramma in cui interpreta un papà single, Owen afferma: “Non è un film duro, piuttosto è pieno di vita.  Una pellicola commovente ma sempre in maniera delicata e sottile. Le prime volte che leggevo il copione mi ritrovavo sempre a piangere”. E, davanti la macchina da presa, lo vedrete scoppiare in lacrime: “Molte delle scene che ho girato sono state emotivamente devastanti – spiega l’attore - specialmente quella in cui devo dire al mio bambino che la madre morirà a breve. Ho pensato alla mia famiglia, è stato terribile”.

Ragazzi miei è distribuito nei cinema dalla Walt Disney Pictures.  


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