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Quarta volta insieme di Pedro e Penelope

Gli abbracci spezzati è un atto d'amore per l'immaginazione e per il cinema, in forma di melò a salti temporali. Per la Cruz una straordinaria prova di attrice in due ruoli difficili. Per Almodóvar un'altra pellicola che riassume una carriera.

Gli abbracci spezzati - Penelope Cruz

10.11.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Attraverso un puzzle di presente e passato conosciamo la storia di Mateo Blanco (Lluìs Homar), ex regista, vittima di un terribile incidente stradale in cui ha perso l’amata Lena (Cruz), attrice. L’uomo ora è cieco, ha abbandonato i set, e vive nell’oscurità, componendo romanzi, soggetti, sceneggiature con lo pseudonimo di Harry Caine - che suona come ‘uragano’ in inglese. Da quando è diventato cieco Harry si è imposto un'amnesia volontaria. Ha cancellato dalla sua biografia tutto quello che gli è accaduto 14 anni prima. Ma quando il figlio della sua segretaria ha un incidente stradale l’uomo inizia ad accudirlo e a ritornare Mateo Blanco, gli narra la sua esistenza precedente, per distrarlo, e un’altra vita prende il via.

Gli abbracci spezzati è forse il film più interessante del regista manchego dai tempi di Tutto su mia madre, in un gioco di incastri di identità sfocate, complesse, sotto pseudonimo e imbevute di tragico. Alla sua musa Penelope Cruz regala il ruolo di una vita e lei lo ripaga al meglio. Lena è una femme fatale trasferita dagli anni ’50 ai ’90, mora e tenebrosa, oppure bionda come Marilyn Monroe per il personaggio di Ragazze e valigie, film ideato dal protagonista. “Pedro ti spiega ogni scena nei dettagli – ha detto la Cruz – Lavorare con lui fa parte del flusso naturale della vita, ma stavolta mi ha fatto stare anche molto male”.

La maggior parte dei ruoli femminili scritti nella mia vita – afferma il regista – sono un misto di mia madre, le sue vicine di casa e star hollywoodiane. Tutte loro convivono in me”. Girato sull’isola di Lanzarote che aumenta il fascino della storia, Gli abbracci spezzati vi aspetta al cinema dal 13 novembre.