Attraverso un puzzle di presente e passato conosciamo la storia di Mateo Blanco (Lluìs Homar), ex regista, vittima di un terribile incidente stradale in cui ha perso l’amata Lena (Cruz), attrice. L’uomo ora è cieco, ha abbandonato i set, e vive nell’oscurità, componendo romanzi, soggetti, sceneggiature con lo pseudonimo di Harry Caine - che suona come ‘uragano’ in inglese. Da quando è diventato cieco Harry si è imposto un'amnesia volontaria. Ha cancellato dalla sua biografia tutto quello che gli è accaduto 14 anni prima. Ma quando il figlio della sua segretaria ha un incidente stradale l’uomo inizia ad accudirlo e a ritornare Mateo Blanco, gli narra la sua esistenza precedente, per distrarlo, e un’altra vita prende il via.
Gli abbracci spezzati è forse il film più interessante del regista manchego dai tempi di Tutto su mia madre, in un gioco di incastri di identità sfocate, complesse, sotto pseudonimo e imbevute di tragico. Alla sua musa Penelope Cruz regala il ruolo di una vita e lei lo ripaga al meglio. Lena è una femme fatale trasferita dagli anni ’50 ai ’90, mora e tenebrosa, oppure bionda come Marilyn Monroe per il personaggio di Ragazze e valigie, film ideato dal protagonista. “Pedro ti spiega ogni scena nei dettagli – ha detto la Cruz – Lavorare con lui fa parte del flusso naturale della vita, ma stavolta mi ha fatto stare anche molto male”.
“La maggior parte dei ruoli femminili scritti nella mia vita – afferma il regista – sono un misto di mia madre, le sue vicine di casa e star hollywoodiane. Tutte loro convivono in me”. Girato sull’isola di Lanzarote che aumenta il fascino della storia, Gli abbracci spezzati vi aspetta al cinema dal 13 novembre.
NOTIZIE
Quarta volta insieme di Pedro e Penelope
Gli abbracci spezzati è un atto d'amore per l'immaginazione e per il cinema, in forma di melò a salti temporali. Per la Cruz una straordinaria prova di attrice in due ruoli difficili. Per Almodóvar un'altra pellicola che riassume una carriera.
10.11.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi