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Quando l'amore scioglie il ghiaccio

Da venerdì 19 in sala Io sono l'amore, il film di Luca Gudagnino che ha convinto il premio Oscar Tilda Swinton a recitare in italiano.

Io sono l'amore - Tilda Swinton e Alba Rohrwacher

17.03.2010 - Autore: Andrea D'Addio
Erano anni che un attore straniero premiato recentemente con l'Oscar non si faceva dirigere da un regista italiano. Escludendo l’Adrien Brody,che vinse la statuetta con Il pianista,  e che ancora aspetta l’uscita di Giallo di Dario Argento, dovremmo tornare al 1996 e al duo Franco Zeffirelli - William Hurt di Jane Eyre. Insomma, con Io sono l’amore, siamo di fronte al caso raro. Cosa ha convinto Tilda Swinton, Oscar 2008 fa per Michael Clayton,  a prendere parte, sia come attrice che come produttrice, a questo dramma dai risvolti romantici ambientato a Milano? Sicuramente la storia, in seconda battuta invece, l’amicizia con il regista Luca Guadagnino con cui girò nel 1999 il documentario The Protagonists.

Siamo in una villa alle porte del capoluogo meneghino. La famiglia Recchi, specchio della ricca borghesia lombarda, si ritrova per mettere a punto le strategie future. I tre figli sono ormai grandi e dovrebbero cominciare a pensare al loro futuro da imprenditori, ma loro non sono d’accordo. Il freddo clima familiare sembra destinato a durare in eterno. L’equilibrio si rompe con l’arrivo di un cuoco estroverso e coinvolgente, un personaggio che cambierà le vite di molti di loro. E’ lui “l’amore” del titolo, l’elemento imprevisto che cambia le carte in tavola.  

Ero piuttosto preoccupata di dover recitare in italiano, ma fortunatamente non dovevo interpretare un'italiana. Mi sono limitata quindi ad essere un alieno con un accento russo” ha dichiarato la Swinton a Venezia dove il film è stato presentato prima di passare ai Festival di Toronto e di Berlino. Accanto a lei, nei panni di suo marito, c’è l’apprezzato regista e attore teatrale Pippo Del Bono, mentre il cast giovane comprende i nomi di Alba Rohrwacher, Edoardo Gabriellini e Diane Fleri. Chissà se un giorno potrà accadere anche a loro di ritrovarsi a Los Angeles sognando una statuetta.