NOTIZIE

Polanski: "Non posso più stare in silenzio"

Roman Polanski rompe il silenzio sul suo arresto, sulla richiesta di estradizione e sui fatti che nel 1977 lo spinsero a lasciare gli USA...

L'uomo nell'ombra - Roman Polanski

03.05.2010 - Autore: Nexta
Con un infuocato comunicato stampa, Roman Polanski rompe il silenzio e si rivolge direttamente all’opinione pubblica, parlando del suo arresto e dei fatti che 33 anni fa lo spinsero a lasciare gli USA. “E’ la verità: 33 anni fa mi sono dichiarato colpevole e ho scontato una condanna nella prigione di Chino – scrive il regista –  Quel periodo avrebbe dovuto coprire l’intera sentenza. Ma quando sono uscito di prigione, il giudice aveva cambiato idea, sostenendo che il tempo passato a Chino non esauriva la sentenza, ed è per questo voltafaccia che ho deciso di lasciare gli Stati Uniti”. E prosegue: “Lo scorso 26 febbraio, Roger Gunson il procuratore distrettuale responsabile del caso nel 1977 […] ha testimoniato […] che il 16 settembre 1977 il giudice Rittenband aveva dichiarato a tutte le parti interessate che il mio periodo di carcerazione a Chino avrebbe costituito la totalità della pena che avrei dovuto scontare”.

Dunque, dal suo punto di vista, Polanski si considera vittima di un giudice poco interessato alla giustizia, ma tanto a farsi un nome facendo del regista un esempio. E la storia si starebbe ripetendo: “Non posso più rimanere in silenzio perché gli Stati Uniti continuano a richiedere la mia estradizione più per servirmi su un piatto d’argento ai media che non per pronunciarsi su un caso per il quale si era già raggiunto un accordo 33 anni fa”.

Polanski quindi sostiene di avere scontato la sua condanna, ma la sua fuga non dev’essere piaciuta in America. Inoltre, il regista ritiene che sia stato il documentario “Roman Polanski: Wanted and Desired”, nel quale si sottolineava come le autorità californiane lo avessero maltrattato, ad aver riacceso la fiamma del caso attirando le ire della magistratura di Los Angeles. Chi avrà ragione?

Fonte: Deadline
 
FILM E PERSONE