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Pif gira il suo secondo film ambientato nella Sicilia belligerante e collusa

Il regista torna nella propria terra per parlare di mafia, amore e passato storico della Penisola

Pif

Pif

17.06.2015 - Autore: Alessia Laudati
L'alieno questa volta è dietro la macchina da presa e non siamo all'interno di un futuristico film di fantascienza. Sì perché quando si parla di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, regista della pellicola La mafia uccide solo d'estate, è d'obbligo citare sguardi stranianti sul contemporaneo e sulla storia del Belpaese, che hanno fatto del candore, il marchio di fabbrica del filmmaker siciliano.

E dopo aver indagato il malaffare e il crimine di cosa nostra, e il suo impatto sull'umanità di allora e di oggi, il regista ha appena annunciato, in un'intervista esclusiva all'Ansa, il tema e la location del suo prossimo film. A sorpresa si ritorna in Sicilia, e questa volta la Regione del Sud sarà il terreno di scontro tra la popolazione locale e gli Alleati, durante il celebre sbarco nel 1943. 

In guerra per amore, prodotto da Wildside in collaborazione con Rai Cinema, vedrà impegnato Pif nel ruolo di Arturo, lo stesso protagonista del film precedente, questa volta alle prese con i nuovi venuti e il loro sguardo sull'isola siciliana, oltre che con la piaga sociale della mafia. "Il protagonista sarò ancora io e ancora con il nome di Arturo, così come la protagonista si chiamerà di nuovo Flora spiega Pif all'Ansa - A me sembrava un completamento necessario raccontare anche quegli anni, il radicamento della mafia, e poi magari chissà riuscirò a liberarmi del mio vissuto, non posso certo fare solo film ambientati in Sicilia raccontando cosa nostra".

Eppure anche questa volta come in La mafia uccide solo d'estate, il racconto documentario si mescola a toni più lievi. "La storia è quella tra Arturo e Flora che vorrebbero sposarsi, ma non possono, perché il padre di lei, ristoratore a New York, l'ha promessa sposa ad un mafioso siciliano e l'unico modo per impedire questo è arruolarsi nell'esercito e tornare nella Sicilia da dove era partito per cercare fortuna in America".

Le riprese, che dureranno un totale di otto settimane, saranno soprattutto in Sicilia proprio dalle parti di Gela, nei dintorni di dove avvenne lo storico sbarco. E mentre sul set grava ancora un'aura misteriosa, una cosa è certa, dichiara il regista: "Non pagheremo pizzo a nessuno". Adesso, non rimane che aspettare un po' di tempo, prima di ritrovare l'ironia disincantata del regista siciliano. 
 
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