Perle di luna per la solitudine dell'infanzia

Moonacre - Le foto dal film


“Da ragazzina il mio libro preferito era The Little White Horse di Elizabeth Goudge. Forse perché l’eroina del libro è una ragazza comune e perché il libro è molto ben strutturato e più si va avanti nella sua lettura più lo si trova intelligente. E’ forse il libro che più di ogni altro ha avuto un’influenza diretta sui racconti di Harry Potter. Come avrete notato, in Harry Potter amo descrivere i cibi che vengono mangiati a Hogwarts e questo aspetto l’ho proprio ripreso da questa autrice che amava descrivere i cibi dei personaggi con estrema attenzione”.

Così la mamma di Harry Potter, J.K. Rowling, parla del romanzo della Goudge da cui è stato tratto il fantasioso Moonacre – I segreti dell’ultima luna. Un film che rimanda alle atmosfere fatate di Il giardino segreto interpretato da John Lynch, zio misantropo costretto a prendersi cura di una nipote. Nel film di Gabor Csupo, Maria Merryweather (Dakota Blue Richards, già vista in La bussola d’oro) ha tredici anni, è rimasta orfana e il suo tutore diventa lo zio, Sir Benjamin (Ioan Gruffudd), che vive presso la misteriosa Moonacre Manor. Una volta a destinazione, Maria scopre l’esistenza di un’antica maledizione risalente a molti secoli prima. Per spezzarla e salvare la magione dalla distruzione, la ragazzina deve riuscire a trovare le magiche perle prima del sorgere della prossima luna piena.

“E’ una storia ricca di misteri e intrighi – afferma il regista, già autore di Un ponte per Terabithia – Si parla di perdite, orgoglio, vanità e speranza. Volevamo creare una favola magica, che incantasse grandi e piccini tenendoli col fiato sospeso fino alla fine”.