La bussola d'oro

La Bussola d

Lyra Belaqua, vive con lo zio, Lord Asriel, nell'affascinante Oxford. Asriel, che è uno scienziato, fa una straordinaria scoperta: c'è una strana sostanza, una Polvere, che si attacca agli uomini. Solo i bambini che non hanno ancora raggiunto la pubertà ne sono immuni. 

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Golden Compass
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
01 distribuzione
USCITA CINEMA
14/12/2007
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2007
Con la straordinaria trilogia aperta da “Il signore degli
anelli – La compagnia dell'anello
” (Lord of the Rings: the Fellowship of the
Ring, 2001) Peter Jackson ha aperto ed indirizzato una nuova strada al fantasy.
Il problema principale È che, date le altissime qualitÀ estetiche ed artistiche
delle opere di questo regista, tutte le pellicole arrivate successivamente non
hanno potuto reggere il confronto. Se perÒ il primo episodio de “Le cronache di
Narnia: il leone, la strega e l'armadio
” (The Chronicles of Narnia: The Lion,
the Witch and the Wardrobe, 2005) manteneva comunque una sua piÙ che discreta
dignitÀ cinematografica, lo stesso non si puÒ dire per lo sgangherato “Eragon
(id., 2006), e purtroppo anche per questo nuovo “La bussola d'oro”.








Tratto dal romanzo di Philip Pullman, adattato dallo
stesso regista Chris Weitz, il film puÒ senz'altro vantare una confezione
tecnicamente impeccabile, fattore che perÒ giustifica soltanto in parte i 180
milioni di dollari spesi dalla produzione per realizzarlo. Un simile impegno
economico proprio non sembra giustificato da una visione che, se anche
sfarzosa, molto sembra dovere all'impiego di effetti speciali realizzati al
computer, e non certo all'allestimento di scenografie particolarmente elaborate.
E proprio gli f/x sono in qualche modo una delle “pecche” dell'opera, in quanto
non sorprendono piÙ di tanto non essendo improntati verso un realismo della
messa in scena, come ci ha abituato da qualche tempo a questa parte anche il
cinema di fantascienza.




Elaborato nella messa in scena,
fluido nella narrazione – che a dire il vero, a parte qualche piccolo intoppo,
scorre piuttosto ben organizzata – “La bussola d'oro” perÒ non riesce mai a coinvolgere lo spettatore a livello
emotivo, nÉ ad irretirlo con una messa in scena in grado di catturarne
l'attenzione. L'operazione rimane complessivamente piuttosto distaccata ed
inerme, o almeno incapace di rivolgersi anche ad un pubblico piÙ adulto. Anche
i tanto strombazzati ed inutilmente criticati sottotesti presenti nella storia
in realtÀ si muovono su un livello stranamente molto superficiale, e non
incidono mai sulla complessitÀ del prodotto finale.





La regia di Weitz È poi
professionale ma tutto sommato ordinaria, e le due star Nicole Kidman e Daniel Craig
non ci hanno di certo regalato le loro migliori interpretazioni (evidentemente
non porta loro fortuna recitare nello stesso film. Vedi anche il recente
disastro di “The Invasion” (id., 2007).





Con i suoi “soli” 26 milioni di dollari incassati nel primo week-end di
programmazione in America, “La bussola d'oro” non si sta di certo confermando
il successo di pubblico che si prevedeva in partenza: tale risultato parziale
si deve probabilmente al fatto che la pellicola È formalmente ineccepibile ma
decisamente poco emozionante, chiusa in una confezione abbastanza “fredda” e
quindi molto poco intrigante. Rispetto a quanto ci si sarebbe potuto aspettare
dall'importanza del progetto, un mezzo passo falso.