Nine: sulle orme di Fellini

Miglior Musical o commedia; Rob Marshall Miglior Regia; Daniel Day-Lewis Miglior attore protagonista; Marion Cotillard Miglior attrice protagonista e Penelope Cruz Miglior attrice non protagonista, queste sono le cinque nomination che si è aggiudicato Nine ai Golden Globe Awards. In Italia la trasposizione del musical è molto atteso, e viste le premesse, è già in odore di Oscar. Daniel Day-Lewis è l’attore Guido Contini alter ego del regista, e il film racconta i complessi rapporti con le donne della sua vita e un artista in crisi creativa.

Circondato da un gruppo di bellissime: l’amante Carla (Cruz); la moglie, la devota Luisa (Cotillard), Claudia; la sua musa ispiratrice (Kidman); la costumista, la fidata Lilli (Dench); Stephanie, una seducente giornalista di Vogue (Hudson); Saraghina, una prostituta che gli ha insegnato tutto quando era ragazzo (Ferguson) e l’amata mamma (Loren), Guido cerca ispirazione e una possibile redenzione. Il regista di Chicago, Rob Marshall, ci ha tenuto a precisare: “Non è un remake, è la reinvenzione di un mondo fantastico. Il film è ispirato al capolavoro di Fellini del 1963 ma anche al musical di Broadway del 1982 che ha visto protagonisti Raul Julia e Antonio Banderas. I flashback in bianco e nero sono lo specchio dei tormenti freudiani del protagonista e io ho anche inserito tutti i miei demoni e le mie ossessioni. E’ una pellicola sull’arte, sui sogni, sull’amore, sull’estasi emotiva e sull’ispirazione cinematografica”.

Particolarmente felliniani il nome Saraghina dato alla Ferguson che incarna la femmina mitica per il maestro riminese e Carla ovvero la Cruz, l’amante di Guido, che prende il testimone direttamente da Sandra Milo.

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