Chi lo dava per spacciato si è dovuto ricredere: in The Wrestler, l’ex-superdivo anni ’80, l’ex-bellissimo e perverso finito nella polvere, ha trovato l’interpretazione che riassume tutta una vita e che gli riapre un futuro pieno di sorprese.
‘Posso farti sorridere quando il mio sangue sgorga sul pavimento… Dimmi, puoi chiedere di più?’, canta Bruce Springsteen nella magnifica ballata che ha scritto e regalato all’amico Mickey Rourke per la colonna sonora del film, diretto da Darren Aronofsky, Leone d’Oro a Venezia l’anno scorso. Nelle poche parole del Boss, dirette come pugni e ripetute come una preghiera, ci sono il sangue, le ferite, il dolore di Randy ‘The Ram’ Robinson, l’eroe malinconico che ancora sale nell’arena del wrestling, interpretato da colui che tutti ricordiamo in film come 9 settimane e mezzo. The Wrestler è un film toccante, profondo, dove un perdente di mezza età cerca riscatto sull’unico ring in cui sia mai riuscito a vincere. Randy vuole risentire le urla del pubblico, rivuole la sua vita di un tempo indietro, nonostante un infarto, nonostante l’amore verso una spogliarellista (Marisa Tomei) non corrisposto e nonostante una figlia che lo detesta.
“Il mio Randy è un sognatore che vive nella merda – ha detto Rourke – La differenza tra lui e me è che io, oggi, ho davvero una seconda possibilità, grazie al cinema. Lui si illude di trovare la sua seconda fottuta occasione tornando sul ring, ma un lottatore a quell’età è già morto e sepolto”. A breve lo rivedremo in The Informers, tratto dal libro di racconti di Bret Easton Ellis (in italiano "Acqua dal sole"), dove c’è anche Kim Basinger e i due sul set non si sono mai incontrati: “Kim? – ha detto Rourke – non la vedo da vent’anni”.


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Nessuno mette Mickey K.O.
Non ha vinto l'Oscar ma non importa. Questo è il momento della rivincita di Mickey Rourke, protagonista dello splendido The Wrestler (Leone d'Oro a Venezia 2008), dal 6 marzo nei cinema. E i suoi impegni futuri? Numerosissimi.

02.03.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi