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Mothers, tutte le mamme del mondo contro la violenza domestica nel doc sociale di Fabio Lovino

Il fotografo in collaborazione con WeWorld dedica un intero progetto al racconto di maternità diverse e intense

Mothers di Fabio Lovino

Mothers di Fabio Lovino

30.09.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Essere madri a Napoli, Palermo, in Nepal, in Cambogia, in Brasile. Lottare per fuggire da una storia violenta, sbagliata, o combattere con le difficoltà della vita, del lavoro, della crescita dei figli, senza un uomo accanto.

Ancora, sopportare il peso di una rigida società patriarcale che si tramanda dalle notti dei tempi la regola che l’educazione dei figli e della famiglia spetti soprattutto alle donne. Sono le figure che il fotografo e regista Fabio Lovino in collaborazione con l’associazione WeWorld, ha immortalato nel bel documentario Mothers, presentato ieri in un evento esclusivo tenutosi presso la Camera dei Deputati di Roma. La presentazione del documentario è stata introdotta dalle parole di Valeria Fedeli, Vice Presidente Senato, Pietro Sebastiani, Direttore Generale Cooperazione italiana allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Marco Chiesara, Presidente WeWorld Onlus insieme al regista Fabio Lovino.

I presenti, tra i quali vi era anche l’attore Kim Rossi Stuart insieme alla compagna Ilaria Spada, hanno sottolineato l’importanza dello sviluppo e del rafforzamento delle politiche sociali che in ogni paese del mondo aiutino le donne a uscire fuori da condizioni di forte maltrattamento. E poi ci sono state le immagini, anzi le parole accompagnate dai volti che hanno mostrato diverse condizioni di disparità e abusi da Nord a Sud, da Oriente a Occidente. Sono storie difficili, come quella dell’adolescente cambogiana violentata ripetutamente dal padrino in assenza della madre, migrante economica a Dubai, ma anche commentate dalla speranza del lavoro degli educatori di WeWorld che ogni giorno si impegnano per rendere le condizioni di vita di queste persone decisamente migliori.

Il regista Fabio Lovino si rende quasi invisibile e lascia parlare le storie delle madri con un flusso continuo di primi piani sui volti e scenari che cambiano continuamente passando dall’Italia al resto del mondo. Sempre con mano ferma, con tono asciutto, con volontà di non fermarsi alla prima sommaria risposta. E noi spettatori, siamo felici di raccogliere queste testimonianze di maternità e di esistenza così delicate. 
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