È stato uno dei protagonisti di Missione impossibile, Spazio 1999, ha rifiutato il ruolo di Spock in Star Trek, è stato il migliore amico di James Dean e per alcuni mesi, negli anni '50, ha frequentato Marilyn Monroe. Martin Landau era un attore versatile, un caratterista vecchio stampo dotato di penetranti occhi azzurri, capace di adattarsi al teatro, al cinema e alla televisione. Landau è morto nelle scorse ore, all'età di 89 anni, lasciandosi alle spalle una carriera nel mondo dello spettacolo durata ben 64 anni.
Nato a Brooklyn il 20 giugno 1928, a 17 anni Landau ottenne un lavoro come vignettista per il New York Daily News, ma rifiutò una promozione e lasciò il giornale dopo cinque anni per diventare un attore. Nel 1955 lui e Steve McQueen furono gli unici due studenti su duemila a essere ammessi nell'Actors Studio. Alcuni anni dopo, mentre recitava a teatro, fu notato da Alfred Hitchcock che lo offrì il ruolo del killer Leonard in Intrigo internazionale. La sua carriera decollò: prese parte a Cleopatra (1963), La più grande storia mai raccontata (1965), Nevada Smith (1966).
Dal 1966 al 1969, fu una delle star di Missione impossibile, serie che mollò per via di una disputa contrattuale dopo sole tre stagioni, non prima di aver vinto Emmy per tre anni consecutivi. Ironicamente, alla sua uscita fu rimpiazzato proprio da Leonard Nimoy, che aveva accettato al posto suo il ruolo di Spock.
Landau ottenne nomination all'Oscar per Tucker - Un uomo e il suo sogno (1988) di Francis Ford Coppola e Crimini e misfatti (1989) di Woody Allen. Fu infine con Ed Wood (1994) di Tim Burton, dove interpretava un depresso, sconfitto e morente Bela Lugosi, che ottenne la sua unica statuetta come attore non protagonista.
Di recente lo abbiamo visto in Remember di Atom Egoyan, accanto a Christopher Plummer. Nella sua lunga carriera ha anche avuto il tempo di lavorare come insegnante all'Actors Studio West, dove ha contribuito a formare i talenti di Jack Nicholson e Harry Dean Stanton, tra gli altri.
