Si è spento a Roma all'età di 83 anni Carlo Delle Piane, caratterista con alle spalle una lunghissima e illustre carriera. Nel corso di settant'anni aveva collaborato con alcuni dei più grandi interpreti e autori del cinema italiano e internazionale.
Tra questi ricordiamo Alberto Sordi, con cui aveva recitato nel leggendario Un americano a Roma. Aldo Fabrizi, di cui fu grande amico. Ma anche Totò e Vittorio Gassman. È stato diretto in una quindicina di film da Pupi Avati, a partire da Tutti defunti... tranne i morti. Proprio grazie ad Avati aveva vinto la Coppa Volpi a Venezia, nel 1986, per il suo ruolo dell'avvocato Santelia in Regalo di Natale. Ruolo che aveva poi ripreso in La rivincita di Natale.
Ma Delle Piane ha recitato anche per Vittorio De Sica, Roger Vadim, Steno, Mario Monicelli, Roman Polanski e Sergio Corbucci. Poi, nel 2015, era stato colpito da un'emorragia cerebrale che lo aveva condotto in coma. L'attore si era ripreso abbastanza da girare Chi salverà le rose? (2017) di Cesare Furesi, dove era tornato per l'ultima volta nel ruolo di Santelia.
Da poco aveva festeggiato, insieme alla moglie, Anna Crispino, i settant'anni di carriera. Una carriera iniziata quasi per caso, quando, a dodici anni, era stato scritturato dal nulla nel film Cuore di Duilio Coletti. Il suo mito restò per sempre Buster Keaton: “Volevo essere come lui. Mi piaceva la sua asciuttezza nella recitazione, la sua maniacalità nel sottrarre”.
Tra questi ricordiamo Alberto Sordi, con cui aveva recitato nel leggendario Un americano a Roma. Aldo Fabrizi, di cui fu grande amico. Ma anche Totò e Vittorio Gassman. È stato diretto in una quindicina di film da Pupi Avati, a partire da Tutti defunti... tranne i morti. Proprio grazie ad Avati aveva vinto la Coppa Volpi a Venezia, nel 1986, per il suo ruolo dell'avvocato Santelia in Regalo di Natale. Ruolo che aveva poi ripreso in La rivincita di Natale.
Ma Delle Piane ha recitato anche per Vittorio De Sica, Roger Vadim, Steno, Mario Monicelli, Roman Polanski e Sergio Corbucci. Poi, nel 2015, era stato colpito da un'emorragia cerebrale che lo aveva condotto in coma. L'attore si era ripreso abbastanza da girare Chi salverà le rose? (2017) di Cesare Furesi, dove era tornato per l'ultima volta nel ruolo di Santelia.
Da poco aveva festeggiato, insieme alla moglie, Anna Crispino, i settant'anni di carriera. Una carriera iniziata quasi per caso, quando, a dodici anni, era stato scritturato dal nulla nel film Cuore di Duilio Coletti. Il suo mito restò per sempre Buster Keaton: “Volevo essere come lui. Mi piaceva la sua asciuttezza nella recitazione, la sua maniacalità nel sottrarre”.
Fonte: Ansa
