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Morto a Roma Claudio Caligari, regista di Amore Tossico

Giovedì i funerali di un cineasta che ancora oggi continuava a raccontare la periferia e personaggi spesso invisibilli

26.05.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Si è spento oggi a Roma a 67 anni, dopo una lunga malattia, il regista Claudio Caligari, autore di film di riferimento per più generazioni. I funerali avranno luogo a Roma giovedì 28 maggio alle ore 10:00 alla Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo.

Dopo le prime esperienze nel documentario, con quattro diversi titoli dedicati al mondo della droga tra il 1976 e il 1978, fu nel 1983 che il regista di origine piemontese (era nato ad Arona, in provincia di Novara, il 7 febbraio 1948) uscì dall'anonimato. Grazie ad Amore tossico, un film che raccontava quello stesso sottobosco, ma che divenne un cult tra gli adolescenti della capitale di allora. E non solo, visto che vinse il premio De Sica al Festival di Venezia dove era stato presentato.

Un lungo silenzio aveva poi anticipato il suo secondo L'odore della notte, del 1998, ispirato alla banda 'dell'Arancia Meccanica'. Ancora una volta Roma, la sua periferia, i suoi peccati e la criminalità. Raccontata anche nel 2005 da Anni rapaci, di nuovo centrato sulla storia - soprattutto giudiziaria - di un gruppo di spacciatori.

Caligari aveva appena terminato il montaggio del suo ultimo film Non essere cattivo, prodotto da Valerio Mastandrea (già protagonista del film del 1998), ambientato nella periferia romana in cui era tornato dopo tanto tempo a raccontare i ragazzi di vita di Ostia degli anni '90 interpretato da Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia d'Amico e Roberta Mattei e prodotto da Rai Cinema e Kimerafilm in collaborazione con Leone Film Group e Taodue Film.