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Morto a 51 anni John Singleton, regista di Boyz N the Hood

Singleton era stato colpito da un ictus il 17 aprile. In carriera aveva anche diretto 2 Fast 2 Furious e Shaft

John Singleton

30.04.2019 - Autore: Marco Triolo
Le notizie sulla morte di John Singleton si sono rincorse nelle scorse ore, con il portavoce del regista pronto a smentirle. Ma ora, purtroppo, è tutto confermato: il regista di Boyz N the Hood – Strade violente e 2 Fast 2 Furious è scomparso all'età di 51 anni dopo un grave ictus che lo aveva colpito il 17 aprile. Negli ultimi giorni era stato confinato al reparto terapia intensiva all'ospedale Cedars-Sinai di West Hollywood, collegato a una macchina che lo ha tenuto in vita. La famiglia ha deciso nelle scorse ore di staccarlo dal supporto vitale.
 
“Vogliamo ringraziare i fantastici medici dell'ospedale Cedars-Sinai per le loro esperte cure e la gentilezza, e vogliamo ancora una volta ringraziare tutti i fan di John, gli amici e i colleghi, per tutto l'amore e il sostegno che gli hanno mostrato durante questi giorni difficili”, ha dichiarato la famiglia.
 
Nato a Los Angeles nel 1968, Singleton valutò una carriera informatica prima di iscriversi alla USC School of Cinematic Arts. Appena laureato, nel 1990 debuttò con Boyz N the Hood, un successo di critica e pubblico che gli garantì due nomination agli Oscar, per la regia e la sceneggiatura. All'epoca aveva 24 anni e, grazie al successo del film, firmò un contratto con Columbia Pictures che lo portò a dirigere Poetic Justice e L'università dell'odio entro i 27 anni.

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Negli anni seguenti la sua carriera ha preso una piega diversa, e Singleton è diventato un regista su commissione per film come Shaft, remake della classica saga blaxploitation con Samuel L. Jackson, e 2 Fast 2 Furious, secondo capitolo della saga e unico diretto da lui. Dopo un ritorno al crime drama originale con Four Brothers, nel 2011 diresse quello che è rimasto il suo ultimo film per il cinema, Abduction con Taylor Lautner. Da allora aveva lavorato esclusivamente in televisione, dirigendo episodi di Empire, American Crime Story e Snowfall, tra gli altri.
 
Con Boyz N the Hood, Singleton aveva lanciato le carriere di Cuba Gooding Jr. e Ice Cube. In Poetic Justice aveva diretto la star del rap Tupac Shakur, e per un po' fu anche in trattative per dirigerne un biopic intorno al 2013. Non mancano le ombre. Nel 2017, Singleton fu accusato di molestie da Danielle Young, una giornalista che lo aveva intervistato.
 
Resta comunque un autore importante, che tornò a popolarizzare storie di afroamericani per il grande pubblico, un solido regista capace di lavorare a contenuti originali o su commissione con grande versatilità.