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Monica Bellucci: “Vorrei un ruolo comico per il 2016”

C'è desiderio di commedia nel prossimo futuro professionale della star

Monica Bellucci

20.10.2015 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Quando si parla di un’attrice come lei, bella oltre ogni immaginazione, sembra impossibile non toccare il tasto del rapporto con l'esteriorità e la centralità che quest'ultima ricopre all’interno di un mestiere tutto votato alla presenza scenica. E così succede anche durante la Festa del Cinema di Roma, dove la star discute con i giornalisti su alcuni temi dedicati alla maternità e quelli relativi invece ai progetti futuri. In città per presentare il film Ville-Marie, dove interpreta un’attrice e madre alle prese con più dolori personali e con una presenza scenica spesso priva di trucco, Monica Bellucci ha risposto così a chi le chiedeva come fosse iniziata la genesi del progetto: “Guy (Edoin, regista del film ndr), mi ha mandato il copione, l’ho letto, mi sono poi emozionata e l’ho scelto. Si tratta di un ruolo complesso, che mi ha spaventato e di questo lo ringrazio perché un’attrice ha sempre bisogno di eccitarsi”.



Di difficile nel film c’è anche l’interazione tra amore e dolore e la conciliazione tra la carriera di attrice e quella in qualche modo privata di madre. “Io sono mamma di due femmine, ed è diverso secondo me avere delle figlie donne rispetto ai maschi. Mi ha aiutato avere delle amiche con figli maschi che mi hanno raccontato quanto essi le abbiano fatte soffrire più di qualunque altro maschio della loro vita. E che spesso le trattavano molto male. Però conosco l’amore e con questo ruolo ho potuto abbandonarmi e fare come la protagonista che lascia perdere il glamour per esprimere finalmente un dolore”.

Viene quindi spontaneo chiedersi che tipo di madre si consideri l’attrice. “Sono una madre che spera che i propri figli non soffrano per via del mio lavoro. Che mi considerino una buona madre, e che in futuro non avranno tempo di vedere i miei film perché dovranno concentrarsi sulla loro di vita.”

D’altronde, il tempo che passa, e che la interessa non solo come madre ma anche come donna, non sembra preoccuparla eccessivamente. “Essere belle è un dono e non una ricerca personale. Io invece la ricerca personale la faccio attraverso i film. E perderla un po' significa in qualche modo che posso mettere qualcosa di diverso nei miei film". Infine, la rivelazione: “Mi piacerebbe affrontare un ruolo comico; ma devo trovare una commedia scritta bene. Lo farò magari nel 2016, perché adesso devo finire di girare con Kusturica e sono davvero stanca”. Si potrebbe trattare di un ruolo divertente che magari la imbruttisca anche fisicamente? “Non credo che la fisicità faccia la differenza. Il corpo serve per esprimere l’anima. Eppure, esso invecchia, ma l’anima, quella proprio no.”. 
 
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