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Mike Leigh torna a Venezia a 14 anni dal Leone d'Oro: “Peterloo è un film che parla del presente”

Il regista de Il segreto di Vera Drake presenta il suo nuovo film, storia di un massacro che cambiò la democrazia britannica

Mike Leigh

01.09.2018 - Autore: Marco Triolo
Sono passati quattordici anni dal Leone d'Oro a Il segreto di Vera Drake e Mike Leigh torna in concorso a Venezia con un film fortemente radicato nella tradizione del cinema politico britannico. Peterloo racconta un episodio storico che, secondo il regista, “in molti sensi è il momento di nascita della moderna democrazia, per lo meno in Europa”. Ovvero il massacro di Peterloo, avvenuto nella piazza di St Peter's Field a Manchester, il 16 agosto 1819, quando la cavalleria intervenne per reprimere una manifestazione pacifica pro suffragio universale.
 
Questo film è un modo per riflettere su ciò che sta accadendo oggi”, afferma Leigh durante l'incontro con la stampa. “Viviamo in un mondo in cui le domande sulla democrazia, sulla voce del popolo, sull'influenza di chi è al potere e la povertà di chi non ce l'ha sono ancora attuali. Ci sono milioni di rifugiati che hanno perso la loro casa e il loro mondo per via di situazioni politiche oppressive. Tutto questo trova una cassa di risonanza nel film”. Ma non aspettiamoci che Peterloo indichi una strada da percorrere: “Non ho mai fatto film che dicano agli altri cosa pensare, ma film che lascino materiale su cui riflettere. Questo non fa eccezione”.
 
Dietro a Peterloo c'è una ricostruzione storica basata su ampie ricerche. “Abbiamo fatto ricerche su ogni aspetto della vita delle persone, su come parlavano e vivevano”, per “creare personaggi tridimensionali” attraverso “la recitazione, i costumi e tutta una serie di dettagli ricercati e organici”.
 
Un film corale che, per essere costituito per tre quarti da discussioni politiche, comizi e drammi famigliari intimi, si muove con un ritmo invidiabile per due ore e mezza. “Molto del credito va dato al montatore John Gregory, un vero maestro, candidato l'anno scorso all'Oscar per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Ritengo che il mio lavoro sia dare la materia grezza al montatore”. “Questo film non poteva essere montato da chiunque, serviva un genio”, prosegue Leigh. “John è come un grande chef, sa tirare fuori il sapore dal materiale”.
 
Il film si concentra molto sull'arte oratoria della politica ottocentesca. Un'arte che, per Leigh, non è sparita: “Duecento anni fa si comunicava in modo diverso e la gente capiva le cose in maniera diversa”. “I bei discorsi non sono morti, vengono solo articolati in modo diverso per varie ragioni, tra cui l'ascesa dei media popolari tramite la tecnologia”. 
 
Peterloo sarà distribuito in Italia da Academy Two nei primi mesi del 2019.
 
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