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Mel Gibson parla, finalmente

L'attore si confessa in un'intervista molto intima rilasciata al sito Deadline

Mel Gibson

22.04.2011 - Autore: Marco Triolo
Mel Gibson è tornato a parlare dopo l'incidente delle registrazioni che aveva inferto un duro colpo alla sua reputazione. L'attore, che presto vedremo in “The Beaver” (in programma a Cannes, qui la nostra anteprima), si è confessato senza remore per mettere a tacere le voci secondo cui sarebbe un misogino razzista e antisemita. “Ero arrabbiato con me stesso”, rivela al sito Deadline, dicendo di essere pentito per le frasi razziste pronunciate al telefono e rivolte all'ex-compagna Oksana Grigorieva. “Non ho mai discriminato le persone in base a genere, razza, religione o abitudini sessuali – continua – ma non biasimo nessuno per averlo creduto, data la spazzatura sentita in quei nastri, che sono stati montati. Bisogna anche considerare il contesto in cui la frase è stata detta”.

“Per me non è un problema se non reciterò mai più – commenta a proposito dell'ostracismo nei suoi confronti – Adesso comunque ho un nuovo progetto: lavorerò ancora con Randall Wallace [autore di “We Were Soldiers” e sceneggiatore di “Braveheart”], in un film che adatterà da un suo stesso romanzo. E' un cappa e spada simile allo stile di Alexandre Dumas”. Gibson non è nemmeno arrabbiato per la sua esclusione da “Una notte da leoni 2”, in cui avrebbe dovuto recitare in un cameo: “Ne ho parlato con Todd Phillips, una persona che mi piace molto. Ha grande talento, così come tutti gli attori coinvolti nel film. Va bene così, bisogna lasciarsi tutto alle spalle”. Tra le persone che invece lo hanno sostenuto pubblicamente, c'è Whoopi Goldberg: “Conoscevo Whoopi prima che fosse Whoopi. Le ho sempre voluto bene, e ora gliene voglio anche di più perché mi ha capito”. 
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