Marion Cotillard: una donna di classe

Michael Mann, che l’ha voluta per la parte di Billie Frechette in Nemico pubblico la ha descritta così: “Un’attrice capace di trasformarsi in qualsiasi cosa. Da un attore si può ottenere una grande interpretazione ma se è senza cuore risulta non autentica. Come per Johnny, l’autenticità artistica di Marion è totale”. Rob Marshall, che l’ha scritturata nel ruolo della moglie di Daniel Day-Lewis in Nine (dal 22 gennaio nei cinema) l’ha definita: “Instancabile, senza paura. Daniel è rimasto folgorato, come me. Come tutti”. Ovviamente l’Oscar per il film su Edith Piaf l’ha sicuramente aiutata ma Marion Cotillard si è assicurata nel giro di pochi mesi una lista di film davvero invidiabili. Oltre ai due citati aggiungiamo il thriller di Chris Nolan con Leonardo DiCaprio Inception e l’adattamento di Les dernier vol de Lancaster di Karim Didi, in cui recita al fianco di Guillaume Canet, il suo fidanzato.

Quando la incontri, e noi l’abbiamo vista per Nine, Marion Cotillard ti colpisce per la sua pelle bianchissima, la sua raffinatezza, come dire l’estremo cool francese accompagnato da grandi capacità, determinazione e sensazionale intelligenza nella scelta dei ruoli.

Per quanto riguarda la sua decisione di rimanere a vivere in Francia l’attrice ha affermato: “Hollywood chiaramente mi interessa ed è per me grande fonte di lavoro perché mi sta offrendo opportunità fantastiche, ma non ho intenzione di americanizzarmi. D’altra parte pensate ad attrici come Greta Garbo, Audrey Hepburn o Ingrid Bergman. Anche trasferendosi in America sono sempre rimaste ‘altre’. Sono una perfezionista. Prima di fare un film sono sempre nervosa perché penso di non esserne all’altezza”. Umile, bella e brava… che volere di più!

Per saperne di più
Nine: sulle orme di Fellini