
Escludendo il finale (sia la scena del fazzoletto che l’ultima inquadratura), non ci sono momenti memorabili di suspense (elemento necessario per un bel thriller), ma solo un buon livello medio, più che altro suggerito dall'interesse di capire dove davvero si voglia andare a parare. Allo stesso tempo il canovaccio non si sviluppa in tanti rivoli, come successe con risultati straordinari in “Chinatown” e, in maniera minore, con “Frantic", ma va avanti diritto verso un epilogo a chiave piuttosto risibile (e annunciato).

Ciò non toglie che abbiamo qui una pellicola godibile che si segue senza guardare l'orologio. Piacevoli sono i passaggi ironici - Polanski è sempre bravo a sdrammatizzare le situazioni e qui utilizza un inedito e efficace James Belushi - ed interessanti sono i richiami all'attualità. Se è vero che è difficile pensare ad uno scenario di fantapolitica che immagina così stretti i rapporti tra servizi segreti americani e politica inglese, allo stesso tempo è indubbio che, guardando l'azione di governo estera perseguita da Tony Blair, certe decisioni siano sembrate un po' “strane”.

Robert Harris, già a suo agio con i thriller di ambientazione storica (“Pompei”, “Fatherland”, “Archangel”, “Enigma”) nonché autore di una bellissima inchiesta sui falsi “Diari di Hitler”, è bravo nello spingere al limite ricostruzioni complottistiche con una base di fondamento logico. Nel cast ognuno fa il suo: da Ewan McGregor a Pierce Brosnan, passando per Olivia Williams e Kim Cattrall. Il risultato è portato a casa senza passi falsi, ma neanche strafare.
"L'uomo nell'ombra" sarà distribuito in Italia dalla 01 Distribution, a partire dal 9 aprile.
Per saperne di più
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