NOTIZIE

L'uomo che camminò tra le Torri Gemelle: incontro con il vero protagonista di The Walk

Philippe Petit giunge a Roma per presentare il film di Robert Zemeckis sulla sua impresa leggendaria

The Walk

19.10.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
La Festa del Cinema di Roma accoglie Philippe Petit, l'uomo la cui straordinaria camminata sospesa tra le Torri Gemelle di New York ha ispirato il nuovo film di Robert Zemeckis, The Walk, presentato oggi al festival (oltre al documentario premio Oscar Man on Wire). Petit, 66 anni, è ancora un atleta attivissimo e non ha appeso “il cavo” al chiodo, ma prosegue a fare il funambolo in molte parti del mondo.


Petit in uno scatto d'epoca da Man on Wire

Petit si è detto soddisfatto del film, nonostante qualche licenza poetica presa da Zemeckis che, sul set, ribatteva alle sue obiezioni dicendo: “Ma è la magia del cinema!”. “Quello che conta è che The Walk porta il pubblico sul cavo con me, che è quello che intendevo fare anche quando ho scritto il mio libro”, ovvero “Toccare le nuvole”, oggi ripubblicato con il titolo del film. “Il funambolismo non è mai stato uno sport per me. Uno sport lo si fa per divertimento o competizione, mentre il funambolismo è un'esperienza profonda, ha più a che fare con il teatro che con il circo”. Non a caso ricorda l'esperienza delle Torri Gemelle (anno 1974) come una performance: “La prima camminata fu una prova, non ero soddisfatto. La seconda fu invece una vera performance, perché conoscevo il cavo e sapevo di avere sotto di me un pubblico”.

Petit ha anche collaborato al film, addestrando Joseph Gordon-Levitt, che lo interpreta sul grande schermo: “Quando ho saputo che lui mi avrebbe interpretato, ho insistito per poterlo addestrare personalmente. Avevamo solo otto giorni e il primo giorno gli dissi: 'L'ultimo giorno camminerai sul cavo'. Lui era perplesso, ma ci riuscì. E questo ha aiutato molto le riprese: naturalmente c'era uno stuntman, ma spesso i piedi che vedete sono i suoi”.


GALLERY: 10 FILM PER RICORDARE LE TORRI GEMELLE

Durante la conferenza, Petit si alza spesso dalla sedia per mimare le sue imprese sul cavo. “Una volta ho scritto che io non sono un funambolo, ma dipingo nel cielo. Mi ispira ogni arte”. “Come ogni artista mi sento solo. Lavorare a un'opera d'arte è molto solitario, così come sul filo c'è una solitudine che amo, e quando scendo mi sento solo anche se sono circondato da amici. Credo che la solitudine sia essenziale per gli artisti”.

Il film è anche una celebrazione dell'icona delle Torri Gemelle a 14 anni dalla loro distruzione. Ma come si sente a ripensare all'11 Settembre? “Preferisco non rispondere, perché non mi sembra giusto parlare della scomparsa di due torri quando quel giorno sono morte così tante persone. Potete immaginare come mi senta”.

The Walk, in uscita il 22 ottobre, è distribuito da Warner Bros. Qui la nostra recensione.