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Lo Hobbit rimontato in un film da quattro ore

Un fan di Tolkien ha portato a termine l'impresa, tagliando di metà la durata complessiva dei film di Peter Jackson

Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate

20.01.2015 - Autore: Marco Triolo
Probabilmente non sapremo mai la sua identità, ma Tolkieneditor diventerà uno degli eroi dei fan di Tolkien per aver rimontato in un solo film, per quanto lungo più di quattro ore, la trilogia de Lo Hobbit. Le implicazioni di questa impresa sono molteplici: da un lato, il super-montaggio include anche spezzoni di La battaglia delle cinque armate (qui la recensione), ancora al cinema e dunque ottenuta sicuramente con mezzi illeciti – e qui si animerà il dibattito. Dall'altro Tolkieneditor non è il primo ad aver tentato un'operazione simile, anzi i precedenti sono illustri. L'attore Topher Grace ha rimontato in una soluzione unica la trilogia prequel di Star Wars e Steven Soderbergh ha rimontato addirittura 2001: Odissea nello spazio.

Tolkieneditor ne uscirà, oltretutto, come una specie di eroe per i lettori di Tolkien che difficilmente avranno apprezzato il modo in cui Peter Jackson ha gonfiato e complicato quella che di fatto era una fiaba per bambini di neanche trecento pagine. Una polemica che insegue la nuova trilogia di Jackson sin dalle riprese e che vede schierati, da una parte, quelli che apprezzano comunque lo sforzo mastodontico, e dall'altra chi ha bollato l'intera operazione come una carnevalata commerciale. Tolkieneditor, non c'è bisogno di dirlo, sta con questi ultimi: “Nel 2012 speravo davvero di poter aggiungere Lo Hobbit alla mia annuale maratona de Il signore degli anelli, ma nella sua attuale versione tronfia non vedo come possa accadere”.

“Il mio scopo principale era ri-centrare la storia su Bilbo – spiega il montatore sul suo blog – e far sì che il racconto si muovesse a un ritmo più sostenuto (ma non al punto da impedire al pubblico di capire cosa stesse succedendo). Creare transizioni omogenee tra le scene era di particolare importanza in questo senso. Ho anche riordinato un paio di momenti nel film per farlo scorrere meglio”. Un proposito encomiabile che non possiamo del tutto sostenere solo perché, appunto, si è scelto di utilizzare parti di un film ancora non distribuito in home video.

Ciò che dimostra, comunque, l'iniziativa di Tolkieneditor è che il progetto di due film tratti da Lo Hobbit, così come era stato inizialmente annunciato, aveva molto più senso di un'interminabile trilogia.