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Lo chiamavano Jeeg Robot miglior film ai globi d'oro. Tutti i premiati

Il film di Gabriele Mainetti ottiene il premio più ambito. Premiati anche Elio Germano per Alaska e L'attesa come migliore opera prima

Lo chiamavano Jeeg Robot

10.06.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Lo chiamavano Jeeg Robot ha ottenuto ancora un riconoscimento importante vincendo come miglior film ai Globi d'Oro, i premi dell'associazione Stampa Estera che sono stati appena consegnati. Il film di Gabriele Mainetti, che ha saputo unire “il mondo coriaceo della periferia romana con la carica esplosiva della science fiction”, esce tutto sommato a testa alta nonostante abbia vinto solo uno dei premi a cui era candidato. Il premio alla migliore opera prima, ad esempio, è andato a L'attesa di Pietro Messina, mentre i migliori attori sono risultati Ondina Quadri (Arianna) ed Elio Germano (Alaska). Perfetti sconosciuti vince invece come migliore commedia. A seguire tutti i vincitori e le rispettive motivazioni.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Premiato: Tra le dita di Cristina K. Casini
Motivazione:
A Cristina K. Casini, che ha saputo con poesia, delicatezza e un tocco di surrealismo, fotografare i sentimenti che risiedono in uno scatto.
 
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Premiato: If Only I Were That Warrior di Valerio Ciriaci
Motivazione:
Per il coraggio, l’equilibrio e la maestria tecnica, davvero notevoli per un’opera prima, con cui getta luce sulle pagine buie del passato coloniale italiano, aprendo uno squarcio sulle troppe amnesie che lo circondano.
 
MIGLIOR MUSICA
Premiato: Carlo Crivelli per Sangue del mio sangue
Motivazione:
Per aver saputo rendere, con pari efficacia e armonia, le atmosfere di due epoche così diverse tra loro: il ‘600 e i giorni nostri.
 
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Premiato: Fabio Zamarion per La corrispondenza
Motivazione:
Con sfumature ora gotiche ora mediterranee Fabio Zamarion ha saputo tradurre in meravigliose immagini i toni drammatici e il tessuto narrativo dell’intenso film di Giuseppe Tornatore, dove convivono vita e morte, realtà e immaginazione.
 
MIGLIOR OPERA PRIMA
Premiato:  L’Attesa di Piero Messina
Motivazione:
Il film è poesia pura, con splendide riprese. Vi è interiorità, vi sono silenzi eloquenti, come nell’abbraccio silenzioso della fine che dice più di mille parole. Grazie alla raffinatezza nel presentare i sentimenti attraverso immagini bellissime, ci sembra chiaro che abbiamo a che fare con un promettente talento del cinema italiano che mette la sua Sicilia in primo piano.
 
MIGLIOR COMMEDIA
Premiato:  Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese
Motivazione:
Per una commedia tagliente, che, fedele alla tradizione italiana, svela vizi e virtù del terzo millennio e con un finale amarognolo sa omaggiare degnamente il Maestro Ettore Scola e la sua Terrazza ormai vuota.
 
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Premiato: Ivan Cotroneo e Monica Rametta per Un bacio
Motivazione:
Quello che noi della giuria del Globo d'Oro abbiamo apprezzato, nella sceneggiatura del film “Un Bacio”, è stato il coraggio di raccontare, con fantasia e sensibilità, un tema particolarmente complesso, come è quello del bullismo e dell'omofobia.
 
MIGLIOR ATTRICE
Premiata: Ondina Quadri per Arianna
Motivazione:
Per un'interpretazione mirabolante che in un modo poetico chiude le porte dell’infanzia e con delicatezza affronta i dubbi della prima giovinezza, rendendo universale la domanda sul proprio essere.
 
MIGLIOR ATTORE
Premiato: Elio Germano per Alaska
Motivazione:
Ad un attore che riesce sempre a superarsi in bravura e intensità e a creare personaggi spessi e intensi  utilizzando mezzi e aiuti anche non 'ortodossi'. Con la sfida totale il risultato aumenta.

MIGLIOR FILM
Premiato: Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti
Motivazione:
Un premio doppiamente motivato. Perché confronta per la prima volta il mondo coriaceo della periferia romana con la carica esplosiva della “science fiction”. Perché si è imposto all’attenzione di tutti grazie ad uno straordinario passaparola.
 
GRAN PREMIO 2016 DELLA STAMPA ESTERA
Fuocoammare di Gianfranco Rosi
Motivazione:
Il “Gran Premio della Stampa Estera 2016” rende omaggio a un’opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione, come una sorta di normalità. “Fuocoammare” descrive un popolo di pescatori che accoglie a braccia aperte tutto quello che viene dal mare, compresa la disperazione umana, con una generosità che riscatta l'Europa dal filo spinato e delle ossessioni identitarie.
 
GLOBO D’ORO 2016 ALLA CARRIERA
Premiati: Nicoletta Braschi e Roberto Benigni
Motivazione:
L'Associazione della Stampa Estera consegna il “Globo d'Oro 2016 alla Carriera” alla coppia più popolare del cinema italiano di oggi. Fuori dagli schemi in tutto, loro due non raccontano la cultura, la fanno. Più italiani tra gli italiani, rappresentano una vera quintessenza dell’imprevedibile anima di questo Paese. Sanno di continuo tradurre l’arduo in un linguaggio universale che affascina e incanta. Una coppia la cui carriera ha raggiunto e superato vette e sogni.