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Lars Von Trier smette con alcool e droghe: “Non so se potrò più fare film”

Il regista danese affronta la sua dipendenza e rivela gli effetti collaterali della cura

29.11.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Lars Von Trier rompe il silenzio che ormai andava avanti da quando Cannes lo ha espulso tre anni fa in seguito alle sue dichiarazioni su Hitler. Il regista ha rilasciato la sua prima intervista al quotidiano danese Politiken (ripresa dal Guardianrivelando di essere in cura per battere le sue dipendenze da alcool e droghe. L'autore di Le onde del destino, Dogville, Antichrist e Nymphomaniac sta al momento partecipando alle riunioni dell'Alcolisti Anonimi. 

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Il cinquantottenne Von Trier ha rivelato che bere una bottiglia di vodka al giorno lo aiutava a entrare in una “dimensione parallela” in cui è possibile essere creativi. Il regista ha ammesso che quasi tutti i suoi film sono stati scritti in questo stato. Ecco perché adesso, nel momento in cui è in cura, Von Trier rivela la sua paura numero uno: quella di realizzare solo “film di merda” (sono le sue esatte parole). 
 
“Non so se posso continuare a fare film - ha detto - La cosa mi preoccupa. Non c'è espressione creativa di valore artistico che sia stata prodotta da ex alcolizzati o ex drogati. Chi ascolterebbe i Rolling Stones sobri o Jimi Hendrix libero dall'eroina?”. Il regista ha rivelato che per scrivere Dogville sotto effetto di droghe e alcool ci sono voluti solo dodici giorni, mentre per scrivere Nymphomaniac in un momento in cui era sobrio ci sono voluti ben diciotto mesi. 

Lo scorso maggio è stato rivelato che il regista stava già pensando a un nuovo progetto, una specie di "action movie" rivisitato in chiave "Von Trier". Cliccate qui per saperne di più.