NOTIZIE

La guerra dei mondi

Sta per uscire in contemporanea in tutto il mondo "La guerra dei mondi" con Spielberg e Cruise a difendere il mondo dall'invasione aliena. Nel cast anche la piccola star Dakota Finning

WAR OF THE WORLDS

12.04.2007 - Autore: Simone Godano
Gli Stati Uniti hanno una passione che li contraddistingue dal XIX secolo: la fantascienza. L’hanno raccontata in letteratura, nei fumetti poi alla radio e infine sul grande schermo. L’immaginazione di nuovi mondi è per loro una minaccia e insieme una speranza, l’ipotesi meravigliosa e terribile a cui non vogliono rinunciare. Dai dischi volanti nascosti dalla CIA ad Elvis Presley rapito dagli alieni l’America non smette di sognare.

Di ottocentesca memoria è il romanzo di Hebert Wells, The War of Worlds, dove si racconta la catastrofica discesa degli alieni sulla Terra. Un maestro come Orson Wells quarant’anni dopo ne faceva una fiction per la radio gettando nel panico centinaia di americani convinti che gli extraterrestri avessero effettivamente invaso il New Jersey. Nel 1953 Byron Haskin trasforma il soggetto in una sceneggiatura, ed ecco che gli ufo sbarcano al cinema. Ovviamente non è la prima volta. Il pubblico pagante ci ha fatto l’abitudine già dal 1902, quando venne il primo cortometraggio di fantascienza. George Melies, ispirato da Wells, aveva messo in scena 15 minuti di sbarco sulla luna con tanto di incontro con i Seleniti.

Ma gli anni passano, la tecnica si affina e il pubblico pagante vuole sempre di più. A sbalordirlo, questa volta, ci pensa Steven Spielberg. Sono stati spesi più di 200 milioni di dollari per La guerra dei mondi di cui si parla ormai da due anni.

Lo script-writer David Koepp, firma di Mision:Impossibile e di Jurassic Park, adatta per l’ennesima volta questo capolavoro di fantascienza raccontando l’incredibile battaglia del genere umano contro gli alieni vista attraverso gli occhi di una famigliola americana. Ma quando il papà è Tom Cruise, la mamma è Mirando Otto (Il Signore degli Anelli) e la figlia è la bimba prodigio Dakota Finning, il successo è garantito.