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Independence Day: Rigenerazione – La stampa USA divisa sul sequel

“Selvaggio intrattenimento” o “il sequel di fantascienza più noioso della storia”?

Independence Day: Rigenerazione

22.06.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Independence Day: Rigenerazione si prepara a debuttare in USA il 24 giugno (da noi, purtroppo, arriverà l'8 settembre), vent'anni dopo l'originale che, nel 1996, ebbe un considerevole impatto sulla cultura popolare. Le prime recensioni hanno iniziato ad affacciarsi sulla rete e il verdetto è misto. Nessuno si aspetta, ovviamente, lo stesso impatto dell'originale, ma c'è chi ha apprezzato il film per la sua semplicità e linearità, unita a un onesto spettacolo, e chi invece non ha retto due ore di dialoghi scritti con lo stesso stile “dumb” di un film di due decenni fa.



“Benché non abbia il minimo senso per quasi tutta la sua durata, sia stracolmo di gente di cui a fatica ve ne fregherà qualcosa e il finale rimandi a un sequel senza vergogna, c'è ugualmente un nucleo (fuso) di selvaggio intrattenimento al di sotto di tutte le fesserie”, sintetizza alla perfezione Helen O'Hara di GQ. Al contrario, Wenlei Ma di News.com.au denuncia: “Nel tentativo di ricatturare il puro divertimento del primo film, Independence Day: Rigenerazione si è dimenticato di essere un film per il pubblico di oggi, e si è affidato a quel genere di pessimi dialoghi e trucchi di sceneggiatura che era meglio lasciare nel 20° secolo”.

“La cosa principale che i consumatori cercheranno in questo Rigenerazione è che il divertimento valga i soldi spesi, e in questo è un ragionevole successo – scrive Leslie Felperin di The Hollywood Reporter – Per quanto i 120 minuti di durata a volte sembrino più stiracchiati dei 145 del predecessore, il talento per la distruzione su vasta scala dello sceneggiatore, regista e produttore originale Roland Emmerich rimane ineguagliato”. Guy Lodge di Variety definisce Emmerich “il DeMille della distruzione globale”, un titolo che il regista reclama per sé con un sequel che “mantiene generosamente le promesse a proposito della merce che la maggior parte del pubblico pretenderà: la tradizionale gioia di vedere tutto saltare in aria, in sequenze d'azione che aumentano di dimensioni in maniera frastornante”. Emmerich “potrà non avere il senso della misura – conclude – ma sa quando la mancanza di misura gli è richiesta”.



Meno lusinghiero Jamie Graham di Total Film: “Il Levinson di Jeff Goldblum sintetizza perfettamente il problema quando parla della nave madre che risucchia intere città dalla superficie della Terra: 'Quello che va su, deve anche tornare giù'. Purtroppo lo si potrebbe dire anche del franchise”. Peter Bradshaw di The Guardian è altrettanto diretto, definendo il film “il sequel di fantascienza più noioso della storia”, “privo di gioia e noioso, un reboot senza la sfrontatezza e il divertimento dell'originale”. “Un film di una prevedibilità intergalattica”.

Independence Day: Rigenerazione sarà distribuito anche in Italia da 20th Century Fox. Qui potete vedere l'ultimo trailer di cinque minuti.