La fine di un mondo attraverso lo sguardo e i filmati 8mm del barbiere comunista Sauro Ravaglia, la cui partecipazione al progetto Il Treno va a Mosca e' stata assolutamente fondamentale, visto che e' sua la storia raccontata… A partire dal 1957, quando con i suoi amici ad Alfonsine, uno dei tanti paesini della romagna 'rossa' distrutti dalla guerra, sogna un mondo di pace, fratellanza, uguaglianza: l'Unione Sovietica.
L'occasione di visitarla viene dal festival mondiale della gioventù socialista, al quale Sauro e compagni decidono di partecipare. Armati di cinepresa per filmare il grande viaggio e l'Utopia, pero', si troveranno di fronte la realtà… L'occasione invece per scoprire quella realta' e la storia di Sauro Ravaglia, per noi, viene dal tour del film nelle sale italiane che e' appena iniziato.
[La recensione del film, dal TFF 2013]
Visto al all’ultimo Festival di Torino, dove ha raccolto una calorosa accoglienza, e a Bologna, nell'anteprima del 1° maggio; dal 7 maggio Il treno va a Mosca comincia il tour nelle sale e - dopo Trieste a Roma, come anche Milano e Bologna o Firenze - arriverà in tutta italia nelle prossime settimane.
Prodotto da Claudio Giapponesi, Francesco Ragazzi, Federico Ferrone, Michele Manzolini - in associazione con Simone Bachini e Apapaja - e realizzato con il sostegno di Fondazione Cineteca di Bologna e fondazione Cariplo documentaristi emiliaromagna, dopo esser stato sviluppato all'interno del bando Giovani Artisti della Fondazione Culturale San Fedele, Il treno va a mosca è una produzione Kiné in collaborazione con la britannica Vezfilm, Apapaja e Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia.
Il treno va a Mosca e' una distribuzione Istituto Luce-Cinecittà e dal 7 maggio sara' nelle seguenti sale italiane:
www.iltrenovaamosca.it/proiezioni
Per saperne di piu':
guardate il trailer


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Il Treno va a Mosca fa il suo giro… d'Italia
Il film di Federico Ferrone e Michele Manzolini presentato a Torino arriva in sala.

09.05.2014 - Autore: Mattia Pasquini