"Un film d'avventura sull'Impero Romano" lo aveva definito il suo stesso regista, ma Il primo Re di Matteo Rovere sarà molto di più di questo… Almeno a sentire le prime voci che già ne parlano come di un film dall'impatto potentissimo e sul quale la produzione sta puntando molto. Alessio Lapice (Gomorra – La serie, Nato a Casal di Principe) e Alessandro Borghi sono i due gemelli Romolo e Remo, ai quali dobbiamo - secondo la leggenda - la nascita di Roma.
Siamo, ovviamente, nel 753 A.C., anno della fondazione della Città Eterna, il cui mito è stato fatto oggetto di una "reinterpretazione emotiva" da parte del regista che con il suo ultimo Veloce come il vento si era aggiudicato ben 6 David di Donatello. Stavolta l'asticella si alza, almeno a vedere le prime immagini di questa epica girata in latino pre-romano e secondo un dogma di assoluto realismo (dalla luce alle scene d’azione, nelle quali si son predilette le acrobazie agli effetti speciali digitali, come ha dichiarato il regista a ScreenDaily)
"Voglio dimostrare che l’industria italiana è capace di risultati eccellenti rispetto agli standard internazionali in protesi, acrobazie, effetti speciali, combattimenti e costumi. Tutto è stato creato in Italia", sono state le parole di Rovere che ha potuto contare su una produzione da 8 milioni di euro (targata Groenlandia, con Rai Cinema e la belga Gapbusters, in associazione con Roman Citizen) cosceneggiata da Filippo Gravino e Francesca Manieri.
Di seguito la presentazione ufficiale del film: Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei.
Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi.
Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.
Il primo re, nelle sale dal 31 gennaio 2019, è distribuito da 01 Distribution.
Siamo, ovviamente, nel 753 A.C., anno della fondazione della Città Eterna, il cui mito è stato fatto oggetto di una "reinterpretazione emotiva" da parte del regista che con il suo ultimo Veloce come il vento si era aggiudicato ben 6 David di Donatello. Stavolta l'asticella si alza, almeno a vedere le prime immagini di questa epica girata in latino pre-romano e secondo un dogma di assoluto realismo (dalla luce alle scene d’azione, nelle quali si son predilette le acrobazie agli effetti speciali digitali, come ha dichiarato il regista a ScreenDaily)
"Voglio dimostrare che l’industria italiana è capace di risultati eccellenti rispetto agli standard internazionali in protesi, acrobazie, effetti speciali, combattimenti e costumi. Tutto è stato creato in Italia", sono state le parole di Rovere che ha potuto contare su una produzione da 8 milioni di euro (targata Groenlandia, con Rai Cinema e la belga Gapbusters, in associazione con Roman Citizen) cosceneggiata da Filippo Gravino e Francesca Manieri.
Di seguito la presentazione ufficiale del film: Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei.
Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi.
Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.
Il primo re, nelle sale dal 31 gennaio 2019, è distribuito da 01 Distribution.
