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Il padre d’Italia: Luca Marinelli finalmente 'buono' nel primo trailer ufficiale

Al suo fianco ritroviamo Isabella Ragonese, in dolce attesa e sua compagna in una ricerca che promette sorprese

16.02.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Nel 2013, dopo cortometraggi e anni di studio, con Il Sud è niente si era rivelato regista interessante e dotato, a partire da quel suo primo lungometraggio. Oggi, dopo averlo a lungo atteso, finalmente abbiamo la possibilità di vedere il primo trailer del nuovo film di Fabio Mollo: Il padre d’Italia, com Luca Marinelli e Isabella Ragonese.
 

I due sono compagni di un'avventura che li porterà a scoprire molto più di quello che stanno cercando, a esplorare sé stessi e le loro aspettative, sogni e sessualità… La domanda che sentiamo, "ma tu un figlio lo vuoi o no?", potrebbe anticipare molto di quel che ci aspetta, a leggere tra le righe. E in fondo la rinnovata speranza di Futuro che Paolo (un tenebroso Luca Marinelli, per una volta nei panni di "una persona buona" dopo tanti soggetti 'negativi') sembra intravedere dopo una storia di otto anni finita male è quella che il nuovo film del regista calabrese ci promette…



Di seguito, la sinossi e le note di regia del film interpretato anche da Mario Sgueglia, Anna Ferruzzo, Federica De Cola, Franca Maresa, Miriam Karlkvist

Sinossi:
Paolo, trentenne alla ricerca di sé stesso e della sua sessualità, incontra la bella e volitiva Mia in un locale gay. Da quel momento in poi i due non si separeranno più e inizieranno insieme un viaggio on the road alla ricerca del padre della bimba che Mia sta aspettando.
 

Note di regia di Fabio Mollo:
Essere genitore fa parte della natura dell'essere umano. E non esserlo? Cosa è naturale e cosa contro natura?
Con Il Padre d'Italia cerco di riflettere su uno dei temi centrali della nostra società e in particolare della mia generazione: il futuro. Un futuro che è rappresentato principalmente dal momento in cui si smette di essere figli e si comincia a diventare genitori.
Essere genitore fa parte della natura dell'essere umano: la continuazione della specie, il patto di un amore, la voglia di amare. E non esserlo? Allora, cosa è naturale e cosa contro natura? Una donna che non vuole figli? Un omosessuale che vorrebbe essere padre? Esiste una natura diversa per gli eterosessuali e gli omosessuali? Cos'è l'istinto materno ed esiste un istinto paterno?
Paolo e Mia sono due trentenni completamente diversi l'uno dall'altra, ma che portano dentro di sé queste stesse riflessioni e le affrontano assieme in un folle viaggio verso sud. Viaggiano da un estremo all'altro, non solo dell'Italia, ma anche di se stessi, per esplorarsi fino in fondo e capire cosa vuol dire essere adulti, diventare genitori e costruire un futuro.
Paolo è un uomo concreto e razionale, anche troppo. È molto solitario e introverso, accetta la sua omosessualità ma non tutto ciò che questa comporta. Mia invece è un'esuberante eterna adolescente che non vuole appartenere a nessuno e a nessun posto. È incapace di dire la verità, perfino a se stessa.
Nell’estetica e nell’impatto visivo il film è eclettico e dinamico, supportato da una colonna sonora elettronico-pop con incursioni anni ‘80 e rivisitazioni contemporanee di classici di quell’epoca.
Il padre d'Italia vuole essere una commedia drammatica che esplora, senza generalizzare, una tematica molto presente nel dibattito sociale contemporaneo usando un punto di vista intimo; un on the road attraverso il nostro paese alla ricerca del futuro.


Il padre d’Italia, , nelle sale dall'8 marzo 2016, è distribuito da Good Films